Famiglia

Il QuozienteParma non va cancellato

L'appello al Commissario Ciclosi che regge il capoluogo emiliano

di Redazione

La sospensione del cosiddetto “QuozienteParma” da parte del commissario straordinario preoccupa il Forum della associazioni familiari che chiede allo stesso commissario Ciclosi che regge attualmente il Comune di Parma di tornare sulle sue decisione. In una nota il Forum ricorda come il Comune avesse nell’ultimo decennio «e con l’unanime consenso delle forze politiche, avviato diverse iniziative politico-amministrative tese a sostenere e promuovere una città a misura di famiglia. Tra i vari provvedimenti adottati il “QuozienteParma” criterio che integra i parametri Isee per la partecipazione delle famiglie ai costi di servizi e prestazioni, tenendo conto delle caratteristiche dei nuclei familiari (numero dei figli, composizione, carichi familiari, …) ed evitando un’indiscriminata applicazione delle tariffe».

Un approccio, quello parmense, e strumenti innovativi che hanno suscitato interesse a livello nazionale: altri Comuni, medi e grandi, hanno raccolto l’intuizione e l’esperienza di Parma, quale modello cui riferirsi per assicurare amministrazioni comunali “family friendly”. Si sottolinea che «perfino Roma Capitale ha deciso di dotarsi di uno strumento simile, il “QuozienteRoma”. Così la Regione Puglia e, ultimi solo in ordine di tempo,  Parlamento e governo Monti che hanno inserito nella manovra economica il criterio della presenza dei figli nella determinazione della nuova imposta sulla prima casa».

Ma ora, con argomenti e motivazioni non oggetto di confronto e condivisione allargata, il commissario straordinario del comune di Parma, dottor Ciclosi, ha deciso di sospendere l’applicazione del quoziente in attesa delle misure che dovranno accompagnare il varo dei nuovi parametri Isee, previsto entro il 31 maggio, che, continua la nota del Forum «verosimilmente ridurranno ancora l’accesso ad agevolazioni fiscali e benefici assistenziali: una scelta che colpisce ulteriormente le famiglie di Parma con la curiosa argomentazione di evitar loro il disagio dell’eventuale conguaglio».

Il Forum delle associazioni familiari che si ricorda «ha affiancato le diverse Amministrazioni del capoluogo emiliano nel cammino di riforma delle politiche amministrative locali a favore della famiglia», confida che il Commissario possa quanto prima ritornare su tale decisione e, nel quadro dell’eventuale proseguo della propria collaborazione con il Comune di Parma, «offre la propria disponibilità per una puntuale verifica dello strumento e della sua applicazione, mai considerato un privilegio ma strumento di equità».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA