Welfare

Il propellente dell’economia sociale

di Flaviano Zandonai

Altro che fondi d’investimento sociale. E per l’amor del cielo lasciamo perdere i nuovi fondi strutturali europei. Già che ci siamo anche il buon microcredito, sì pure lui. Perché ormai è chiaro il vero propellente dell’economia sociale, la risorsa che fa girare un sacco di iniziative vecchie e nuove è liquida, spumosa, di colori e gusti variabili: è la birra.

Non è una battuta estiva, anche se in effetti con questo caldo una birra fresca è l’ideale. Ma basta guardarsi intorno per scoprire come in Italia e all’estero intorno alla produzione di birra, soprattutto artigianale e micro, ci siano molto spesso esperienze di economia sociale: cooperative, associazioni, imprese di comunità. L’ultima notizia in ordine di tempo: il bel portale di informazione sulla cooperazione a livello internazionale pubblica la classifica delle migliori birre comunitarie a livello mondiale. E poi approfondisce un caso belga che è da manuale sia per il processo che per il prodotto. La brasserie La Lesse è infatti una birreria che è stata recuperata dopo il fallimento della precedente gestione. Un percorso tutt’altro che semplice perché la mobilitazione della comunità locale – spesso evocata come la soluzione di tutti i mali – da sola non bastava. Era necessario poter contare sulle competenze e la passione di persone che accettavano di spendersi in prima persona. E così il rilancio è avvenuto grazie anche a un gruppo di amici che ha deciso di assumersi il rischio d’impresa, trasformando una comunità di intenti in una coalizione che articola in modo più chiaro il sistema di interessi e di responsabibilità di ciascuno. Un processo che peraltro assomiglia molto alle esperienze inglese di recupero dei pub come asset comunitari.

Il risultato? La birra ambrata prodotta da La Lesse ha vinto un importante premio. E si sa, se vinci un premio per la birra in Belgio devi essere proprio bravo. Così bravo che con un gruppo di colleghi volevamo fare un gruppo di acquisto e farci spedire qualche cassa della birra vincente. Ma purtroppo abbiamo scoperto che se la vogliamo ce la dobbiamo andare a prendere in Vallonia. Per carità può essere anche un bel viaggio, ma se l’economia sociale vuole imporre globalmente il proprio modello incorporandolo nelle sue eccellenze di prodotto forse è meglio strutturare meglio, globalizzandole, le reti del retail. Del resto il commercio equo insegna… Buona estate!

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