Economia

Il progetto Mobicube è un successo in Italia

Vodafone, Ibm, Dla Piper e Sodalitas hanno proposto un’integrazione didattica ai classici percorsi di alcune scuole superiori

di Lorenzo Alvaro

Si è svolto oggi, presso la sede milanese di IBM, l’incontro conclusivo della prima edizione del progetto di volontariato d’impresa “Mobicube Italia”. Realizzato da Fondazione Sodalitas, punto di riferimento in Italia per la Responsabilità Sociale d’Impresa, il progetto è parte della campagna internazionale “Engage”, che promuove esperienze di collaborazione tra la realtà dell’impresa e le comunità, in 13 paesi del mondo.
Quaranta manager di tre imprese attive nel mercato delle telecomunicazioni e dell’Information Technology, lo studio legale DLA Piper, IBM e Vodafone Italia, hanno dedicato volontariamente 152 ore del loro tempo lavorativo a 103 studenti di 2 istituti scolastici della periferia di Milano (l’Istituto Comprensivo “Ilaria Alpi” e l’Istituto di Istruzione Superiore “Piero Sraffa”).
I manager, supportati e affiancati dagli insegnanti delle due scuole, hanno integrato la didattica scolastica tradizionale sviluppando con i ragazzi un percorso esperienziale costruito attorno al tema dell’innovazione attraverso il telefono cellulare, un prodotto che ormai fa parte della vita di tutti i giovani e che incide sempre di più sulle vite e le abitudini di tutti noi.
I ragazzi hanno così potuto dedicarsi alla progettazione di un modello innovativo di telefono cellulare assieme ai manager di IBM, mettere a punto la campagna di marketing per il lancio dei nuovi prodotti assieme ai manager di Vodafone, approfondire la conoscenza delle implicazioni legali connesse al telefonino assieme agli avvocati di DLA Piper, entrando così in contatto con le tecnologie e le professioni legate al mondo della telefonia mobile. «La partecipazione al progetto si è rivelata per gli avvocati di DLA Piper un’esperienza al contempo stimolante e sorprendente. Siamo rimasti impressionati dall’interesse riscontrato per le implicazioni legali connesse all’impiego delle nuove tecnologie e, ovviamente, all’uso di Internet. Gli studenti, nonostante la giovane età, si sono dimostrati perfettamente consapevoli dell’importanza dell’aspetto legale all’interno di un progetto di questa portata», affermano Federica Bocci ed Elena Riva dello studio legale DLA Piper.
Grazie all’approccio scelto i ragazzi hanno potuto conoscere la realtà dell’impresa lavorando con i manager delle tre aziende coinvolte, sperimentando le modalità lavorative tipiche dell’azienda.
I giovani hanno avuto l’occasione di riconoscere e rafforzare alcune competenze-chiave per entrare con successo nel mondo del lavoro, quali la capacità di lavorare in gruppo, di gestire un progetto, di operare per obiettivi e di parlare in pubblico.
Alcune fasi del progetto si sono tenute nelle sedi stesse delle imprese coinvolte, per permettere agli studenti di partecipare in modo diretto alla vita dell’azienda. Nell’incontro conclusivo, ospitato appunto da IBM, gli studenti hanno presentato ai manager delle tre aziende e ai loro stessi insegnanti i progetti sviluppati durante il percorso.
«Un’impresa come IBM, che da quasi un secolo è attiva con successo a livello mondiale, deve essere in grado di produrre costantemente innovazione», ha speigato Angelo Failla, direttore della Fondazione IBM Italia e Manager of Brand System, «IBM è stata particolarmente lieta di poter contribuire a questa importante iniziativa dedicata ai giovani sul tema dell’innovazione nel momento in cui sta portando avanti una strategia centrata sull’idea di uno Smarter Planet, di un pianeta più intelligente; per IBM Smarter Planet è un movimento che, partendo dall’enorme potenziale della tecnologia e facendo leva sull’ impegno e sul contributo di idee di ciascuno di noi, realizza progetti concreti di cambiamento e innovazione. Mobicube può essere considerato un piccolo esempio di questo impegno».
Le 3 imprese coinvolte hanno partecipato al progetto Mobicube a titolo gratuito mettendo a disposizione le competenze e il tempo dei propri manager. «È stata una esperienza che ha sorpreso i nostri stessi manager che hanno partecipato al progetto», ha raccontato Ida Linzalone, Segretario Generale di Fondazione Vodafone Italia. «Sono partiti per insegnare e sono tornati arricchiti dalla sensibilità dei ragazzi e dall’originalità delle loro idee», ha aggiunto ancora Linzalone, che ha sottolineato quanto il sostegno di iniziative nel campo dell’education e il trasferimento delle competenze dell’impresa di cui è emanazione, sia parte integrante della missione della Fondazione Vodafone Italia.
Il progetto Mobicube era stato realizzato una prima volta in Francia. «Il successo riscontrato dall’iniziativa anche in Italia», ha sottolineato Ugo Castellano, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas, «conferma una volta di più che le imprese possono fare molto per avvicinare con successo i giovani al mondo del lavoro, mettendo a disposizione le preziose competenze dei loro manager». Iniziative come questa sono positive anche per la scuola, che può arricchire di contenuti innovativi l’offerta didattica agli studenti. «Poter lavorare a fianco di manager esperti» ha osservato Anna Vergari, docente dell’ Istituto di Istruzione Superiore “Piero Sraffa”, «ha un grosso valore per i nostri studenti, non solo in termini di sviluppo di nuove competenze, ma anche perché li rafforza nell’autostima e li aiuta a costruire con maggiore consapevolezza il loro futuro professionale». 


 


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