Non profit

Il progetto di una cooperativa sociale

Saranno gli stessi disabili a produrre gli ausili e gli strumenti informatici. Per creare lavoro e vincere una scommessa: stare sul mercato da imprenditori

di Mariano Campo

Una cooperativa sociale composta in maggioranza da non
udenti sarà in grado tra qualche mese di produrre sussidi multimediali per l?educazione e la formazione di altri soggetti sordi. Questo risultato sarà possibile grazie al progetto-lavoro ?I sordi per i sordi?, messo a punto dall?Associazione Famiglie Audiolesi Etnei di Catania e finanziato dall?Unione Europea nell?ambito del programma ?Horizon-occupazione?.
«I soci della cooperativa, tra i quali ci saranno tre o quattro ?tutor? udenti», spiega Enzo Calabrese, vicepresidente dell?Afae e coordinatore del progetto, «seguiranno inizialmente un percorso di formazione, durante il quale verranno sviluppate le capacità di realizzazione dei sussidi informatici e approfonditi gli aspetti gestionali, organizzativi, fiscali e giuridici dell?impresa sociale».
Al termine di questa fase, che è da poco iniziata e durerà un anno, la nuova società dovrà essere in grado di camminare sulle proprie gambe e confrontarsi col mercato: fino ad allora, i dodici soci riceveranno un ?sostegno al reddito? mensile di mezzo milione di lire. Poi, tutto dipenderà dalla loro creatività e dalla loro capacità di impresa. Una bella sfida, che comunque i soci che hanno dato vita alla cooperativa sono pronti a raccogliere. «Il nostro progetto», continua il coordinatore Calabrese, «nasce dalla considerazione che il mercato del lavoro, sia nel settore pubblico che in quello privato, ha chiuso le porte agli audiolesi. Era pertanto necessario creare qualcosa di nuovo, un?occasione di lavoro specificamente indirizzata a queste persone disabili».
A fianco di questa iniziativa, l?Afae sta inoltre realizzando, sempre nel quadro del programma ?Horizon?, una ricerca sui bisogni di formazione e di comunicazione dei sordi e sui settori produttivi e occupazionali più ricettivi e graticanti. Questo secondo progetto è finalizzato alla costituzione di una rete di servizi informativi e di strutture di supporto mirate al miglioramento delle possibilità occupazionali dei non udenti.
Per informazioni: Associazioni famiglie audiolesi etnei di Catania, telefono 095/7159337; fax 095/7159307.

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