Economia
Il profitto non è tutto
Questo il messaggio che la Fondazione Politecnico di Milano ha voluto lanciare con l’incontro “Creare un’impresa di successo e insieme valore per la società”
Secondo il Libro Verde della Commissione Europea “il concetto di responsabilità sociale delle imprese significa essenzialmente che esse decidono di propria iniziativa di contribuire a migliorare la società e rendere più pulito l’ambiente.” Anche se la loro responsabilità principale è quella di generare profitti, le imprese possono al tempo stesso contribuire a obiettivi di creazione di valore diffuso, integrando la responsabilità sociale come investimento nel quadro della propria strategia commerciale, nei loro strumenti di gestione e nelle loro attività.
È importante estendere questi valori anche alle piccole imprese in fase di start up, al fine di creare le premesse per uno sviluppo sostenibile del tessuto produttivo e della collettività che lo sostiene. Questo il messaggio che la Fondazione Politecnico di Milano, con l’incontro “Creare un’impresa di successo e insieme valore per la società”, ha voluto comunicare ai giovani imprenditori e agli studenti, e lo ha fatto affiancando la voce di un’associazione dedicata a questo scopo come San Michele Valore Impresa.
«L’impresa è il motore dell’economia e al tempo stesso assolve un ruolo sociale importante. – ha dichiarato Mario Preve, Presidente dell’Associazione San Michele Valore Impresa e Presidente di Riso Gallo – Questo è un punto fondamentale del Manifesto attorno al quale abbiamo costruito l’associazione Valore Impresa. L’impresa sana che traguarda obiettivi di lungo termine, che risponde alle esigenze della collettività, che consente la realizzazione individuale e che pone l’uomo quale fine ultimo della propria azione, è l’impresa che difendiamo e promuoviamo soprattutto nei confronti delle giovani generazioni. Questo è ciò che comunichiamo e divulghiamo con la nostra azione associativa, di uomini d’impresa che consapevolmente cercano di coniugare profitto e responsabilità sociale, stimolando i giovani ad intraprendere responsabilmente. Il futuro sarà sostenibile solo a queste condizioni e questi momenti di incontro sono importanti per sostenere e promuovere l’imprenditorialità responsabile».
In questi giorni il tema della creazione d’impresa è di grande attualità. Il Governo sta mettendo in pratica azioni concrete per lo sviluppo di un piano dedicato alle start-up del digitale, capace di allineare l’Italia agli standard dei paesi più evoluti. La Fondazione Politecnico, che dal 2007 gestisce l’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, sa quanto sia complicato il percorso imprenditoriale per molti giovani, anche se capaci e volenterosi. Per questo adottare un approccio di impresa “integrale” può essere d’aiuto fin dai primi passi. “Adottare fin dall’inizio dell’esperienza imprenditoriale un atteggiamento socialmente responsabile – ha commentato Giampio Bracchi, Presidente della Fondazione Politecnico di Milano – ha vantaggi legati innanzitutto alla propria immagine e alla reputazione del marchio. L’azienda trasmette agli interlocutori e all’esterno valori quali affidabilità e fiducia, e contemporaneamente migliora l’efficienza gestionale. Un ambiente di lavoro responsabile aumenta la capacità dell’impresa, rende i lavoratori più motivati e consapevoli, incrementa e rafforza i rapporti di partnership. Riduce quindi il rischio d’impresa e aumenta il valore per gli azionisti».
L’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, una delle prime iniziative universitarie di incubazione nata nel 2000, collabora da anni sul tema della nuova imprenditorialità sociale con altre istituzioni, come ALTIS, Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano, che dal 2005 opera con lo scopo di favorire la diffusione di una cultura del management responsabile. L’Acceleratore svolge da oltre dieci anni una costante attività di scouting e di formazione imprenditoriale per i giovani desiderosi di trasformare il proprio talento in nuovi progetti di impresa. Le iniziative imprenditoriali sottoposte all’incubatore – 600 negli ultimi 3 anni – e in seguito le imprese costituite – 64 dal 2000 a oggi – vengono supportate nella fase di creazione del team imprenditoriale e di consolidamento della propria idea e in seguito usufruiscono di numerosi servizi che, insieme agli spazi offerti, costituiscono l’autentico valore dell’incubazione. Tra questi ricordiamo, per esempio, la formazione manageriale, la costruzione di partnership industriali, tecnologiche e commerciali, l’accesso ai capitali e ai canali di vendita, l’internazionalizzazione. Negli ultimi 3 anni sono nate 16 nuove imprese e 5 delle start-up incubate hanno aperto nuove sedi negli Stati Uniti. Di particolare successo le esperienze di Neptuny, Fluidmesh Network e Khamsa.
Insieme al Managing Director di ALTIS, Frank Cinque, e a Matteo Bogana, Coordinatore dell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, hanno partecipato alla tavola rotonda giovani imprenditori che si sono distinti nel panorama locale: Matteo Campodonico, Fondatore e CEO Wyscout; Giuseppe De Giorgi, Co-Founder e Chief Operating Officer Fubles; Nicola Bonriposi, Ideatore di BIIstic, idea imprenditoriale presentata a “Switch2Product. A Polimi Competition”; Riccardo Dondi, Fondatore e CEO Mapability.
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