Welfare

Il prof e l’impresa intoccabile

Consegnato l’Interim Report di John Ruggie su diritti umani e aziende. Con conclusioni quanto meno discutibili. Di Umberto Musumeci.

di Redazione

L?oracolo ha parlato. L a Commissione Onu sui diritti umani aveva chiesto nell?aprile 2005 a Kofi Annan di nominare un suo rappresentante speciale su diritti umani e imprese transnazionali. Annan ha scelto John G. Ruggie, professore ad Harvard. Il compito di Ruggie, tutt?altro che facile, era quello di identificare quali standard di csr fossero applicabili alle imprese, individuare dove il ruolo degli Stati si differenzia da quello delle imprese, studiare e chiarire il concetto di ?complicità? e di ?sfera di influenza delle imprese?, e sviluppare strumenti per studiare l?impatto sui diritti umani dei comportamenti delle imprese. In ciò partendo dalle norme delle Nazioni Unite sui diritti umani per le imprese, approvate nel 2003. Ruggie ha diffuso il 6 marzo scorso il suo Interim Report. Le sue conclusioni sono disarmanti. Il concetto di diritti umani, secondo Ruggie, è spesso ambiguo e non riferito a standard internazionali, spesso legato a situazioni politiche locali (poiché molte aree dei diritti umani in molti paesi non sono protette), ed esiste un?alta correlazione tra abusi dei diritti umani da parte delle imprese e situazione sociopolitica dei paesi ospitanti. Ma queste osservazioni (peraltro abbastanza banali) non sono per lui sufficienti per sottolineare la necessità di una regolazione dei comportamenti delle imprese. Con stile prettamente americano, Ruggie sostiene che le norme sono una «distraction», fuorvianti, un coacervo di «eccessi dottrinali»; che esse non hanno valore legale perché sono solo una sintesi per quanto organica di standard già esistenti, che tutti gli strumenti esistenti sono volontari. Inoltre, tutti gli standard internazionali prevedono obblighi per gli Stati ma non per le imprese, e per queste ultime si può prevedere (bontà sua!) solo una responsabilità nei casi dei crimini più gravi come genocidio, schiavitù, traffico di persone, lavoro forzato, tortura e altri crimini contro l?umanità. Le reazioni delle ong stanno arrivando, già si sentono in sottofondo i tam tam di guerra. A Ruggie viene rimproverato di aver consultato solo giuristi di Harward e di aver trascurato quelli del Sud del mondo. Ruggie ha un passato già compromesso per aver servito come consulente speciale Kofi Annan nell?invenzione del Global Compact fino a luglio 2005. Quanto basta per minarne la sua imparzialità. Vedremo gli esiti del dibattito in seno alla Commissione diritti umani nella prossima 117a sessione. Sentiremo parlare molto nelle prossime settimane di questo tema, statene certi… www.nuoviequilibri.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA