Non profit
Il primo social network per i rifugiati
Sperimentato oggi, consentirà di rintracciare familiari o amici attraverso un telefono cellulare
di Redazione
Un nuovo esperimento è stato attuato oggi in Uganda. Per la prima volta è stato lanciato un social network per i rifugiati e gli sfollati interni, che potranno così rintracciare i loro familiari o amici attraverso un telefono cellulare. Secondo Refugees United, l’organizzazione internazionale non governativa che gestirà il progetto sostenuto da Ericsson e l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR), i rifugiati potranno usare il cellulare per registrarsi, ricercare persone care e successivamente ricollegarsi a una base dati anonima tramite SMS.
«Perdere i contatti con i propri cari nel corso di una crisi anche per un solo giorno può essere dannoso per il benessere emotivo e psicologico di una persona – ha dichiarato David Mikkelsen, co-fondatore di Refugees United -. Con l’attuazione di questo programma, ci proponiamo di allestire l’UNHCR e altre ONG con un potente strumento di collaborazione, così come dare la possibilità ai rifugiati di collaborare nella ricerca dei familiari dispersi”. Kai Nielsen, rappresentante dell’UNHCR in Uganda, ha affermato che il progetto pilota durerà fino alla fine del prossimo anno e sarà unimportante passo verso una partnership globale in cui anche le personemeno fortunate al mondo potranno restare collegati attraverso tecnologie innovative e accessibili.
Attualmente in Uganda, stato dell’Africa Orientale, ci sono circa 150.000 rifugiati. Secondo le statistiche di UNCHR in tutto il continente nero sono presenti circa 2,1 milioni di rifugiati e oltre 6 milioni di sfollati interni. Refugees United riferisce inoltre che se il progetto avrà successo verrà esteso agli altri stati del continente africano.
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