Cultura
Il primo premio è stato assegnato al fotografo Burhan Osbilici
Ha fotografato lo scorso 19 dicembre l'assassinio dell'ambasciatore russo in Turchia Andrei Karlov. Il presidente della giuria Stuart Franklim l'ha definita «una foto con un impatto incredibilmente forte»
di Anna Spena
Il più importate concorso di fotogiornalismo del mondo è arrivato alla sua sessantesima edizione. Quest’anno sono state sottoposte alla giuria più di 80mila foto, scattate da 5.034 fotografi.
Il primo premio è stato assegnato al fotografo dell'Associated Press, Burhan Osbilici, per l'immagine dell'assassinio dell'ambasciatore russo in Turchia Andrei Karlov il 19 dicembre. Osbilici, si trovava all'inaugurazione di una mostra cui era intervenuto l'ambasciatore, era riuscito a realizzare l'intera sequenza dell'assassinio.
In particolare lo scatto premiato è quello che ritrae il killer, il poliziotto Mevlut Mert Altintas, in piedi con la pistola nella mano destra puntata a terra e la sinistra alzata ad indicare il cielo. Il corpo dell'ambasciatore è a terra davanti a lui.
Il presidente della giuria Stuart Franklim l'ha definita «una foto con un impatto incredibilmente forte». Mary F. Calvert, un altro giurato, ha dichiarato che la foto vincitrice rappresenta al meglio il significato e la definizione del World Press Photo: «È stata una decisione molto molto difficile, ma alla fine abbiamo ritenuto che la foto dell’anno fosse un’immagine esplosiva che parlasse davvero dell’odio dei nostri tempi. Ogni volta che arrivava sullo schermo dovevi quasi spostarti indietro, tanto è forte quell’immagine».
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.