Famiglia

Il primo passo per l’apertura della “Casa di Fausta”

Siglato l’accordo tra Comune e Provincia di Modena, ASEOP associazione beneficiaria del "Progetto Home" di Trenta ore per la Vita, il Policlinico e Acer per la realizzazione della “Casa di Fausta”

di Redazione

La palazzina sorgerà  in via Campi, a fianco dell’ingresso del Pronto soccorso del Policlinico, e sarà composta da 12-15 appartamenti destinati a dare ospitalità a bambini affetti da tumore e alle loro famiglie.

Presenti all’atto della firma il sindaco di Modena Giorgio Pighi, il presidente della Provincia Emilio Sabattini, il presidente dell’Aseop Erio Bagni, il direttore generale del Policlinico Licia Petropulacos e il presidente di Acer Andrea Casagrande.

Con l’accordo si definisce la cessione da parte della Provincia a favore di ASEOP del diritto di superficie dell’area di via Campi, trasferendone la nuda proprietà al Comune, che con una futura variante ne trasformerà la destinazione ad Attrezzature e spazi collettivi. L’Amministrazione comunale, a titolo di compensazione, provvederà a cedere ad Acer, cui l’area era destinata, un’area comunale in via dello Zodiaco confinante con quella di proprietà provinciale dove l’Agenzia costruirà alloggi di Edilizia residenziale pubblica.

L’intervento dovrebbe iniziare già a inizio ottobre 2014 con l’obiettivo di arrivare a conclusione entro Natale 2015.

I costi di realizzazione della Casa di Fausta, che ammontano a circa 1 milione e mezzo di euro, così come la gestione, sono a carico di ASEOP, che lo sosterrà attraverso contributi, l’alienazione dei sei appartamenti di proprietà che attualmente utilizza con le stesse finalità e la collaborazione con l’Associazione “Trenta ore per la vita”, che con il "Progetto Home” sta raccoglòiendo fondi a sostegno di cinque associazioni di genitori in Italia, tra cui la stessa Aseop.

A beneficiare della struttura saranno le famiglie che risiedono lontano dall’ospedale, in città ma anche fuori Modena, quelle che presentano situazioni abitative inadeguate per il bambino sottoposto a terapie che ne riducono le difese immunitarie e quelle in situazione di difficoltà economica anche dovuta alle necessità di assistenza del piccolo. L’accesso alla struttura sarà infatti gratuito per le famiglie, con il solo contributo di chi se lo potrà permettere.

Ogni appartamento, completamente arredato, avrà una dimensione media di 40-45 metri quadrati e sarà composto di sala con angolo cottura, camera da letto e bagno. Al piano terra dell’edificio troveranno spazio un ufficio di accoglienza, una sala riunioni, una piccola palestra e una sala ludica, dove i bambini potranno giocare e stare insieme.


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