Cultura

Il Presidente Consob in Parlamento: l’Authority che vorrei

Secondo Marcello Cardia, basterebbe recepire la direttiva europea sui reati di mercato per rafforzare da subito i poteri di controllo

di Ida Cappiello

Nell’audizione parlamentare del 20 gennaio, il presidente Consob Marcello Cardia ha sottolineato che non occorre aspettare i tempi lunghi della riforma proposta dal Governo per rafforzare i controlli contro i reati finanziari. “Una serie di innovazioni potrebbe entrare da subito nel nostro sistema di vigilanza, grazie al recepimento tempestivo della direttiva europea sugli abusi di mercato” emessa a febbraio 2003. Qualche esempio: la collaborazione più ampia con la Guardia di Finanza, la semplificazione del procedimento sanzionatorio (oggi ripartito tra Consob e Ministero dell’Economia) concentrando presso la Consob l’intera procedura, l’introduzione di penali non economiche, come l’interdizione da alcuni incarichi societari per chi viola la legge. Le stesse sanzioni pecuniarie sono troppo basse: attualmente la sanzione massima per le banche è di circa centomila euro. Infine le risorse: a oggi la Consob ha ottenuto solo un incremento di 5 milioni di euro, e nel solo 2003 ha perso 21 professionisti che non sono stati sostituiti. La SEC americana, invece, dopo le note vicende ha visto aumentato dal Congresso il suo budget 2003 del 38 per cento; l’organico crescerà di 800 unità, espressamente destinate al potenziamento delle attività di controllo della corporate governance delle società quotate.


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