Sostenibilità

Il pranzo di Natale 2005 sarà più Made in Italy

Coldiretti stima un aumento della spesa del 3,7 per cento. Per il Natale 2005 crescono gli acquisti fatti nei mercatini

di Redazione

Aumenta la spesa per il pranzo di Natale e ne beneficiano soprattutto i prodotti tipici del Made in Italy come il Parmigiano Reggiano (+3,8 per cento) mentre stagnano i consumi dei prodotti simbolo del lusso come il salmone (- 11,7 per cento), le ostriche (-2,5 per cento) e il caviale (- 1 per cento) sulla base dei dati Istat relativi alle importazioni nei primi nove mesi dell?anno. E? quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che ogni famiglia italiana per imbandire le tavole del Natale spenderà in media 113 euro, il 3,7 per cento in più rispetto allo scorso anno, secondo le previsioni di Confesercenti. Se oltre nove italiani su dieci trascorreranno la vigilia e il pranzo di Natale a casa di parenti e amici trascurando almeno per questa festività i ristoranti, nel Natale 2005 crescono gli acquisti alimentari fatti nei mercatini (+10 per cento) scelti – sottolinea sempre la Coldiretti – sopratutto per combattere il caro prezzi senza rinunciare alla qualità. Un vero e proprio boom che coinvolge le piazze di molti Comuni dove è possibile acquistare prodotti tipici all’insegna di trasparenza, legame con il territorio d’origine, genuinità e risparmio, anche grazie – continua la Coldiretti – alla presenza di mercatini della campagna organizzati direttamente dagli agricoltori. Se le previsioni saranno mantenute – sostiene quindi la Coldiretti – si stima che per le festività natalizie gli italiani spenderanno 1,5 miliardi di euro per prodotti tipici nazionali destinati all’acquisto di vini e spumanti (40 per cento), formaggi (35 per cento), salumi (20 per cento), extravergini di oliva (1 per cento) e legumi, frutta secca e altri prodotti (4 per cento). A essere più gettonati sono i cibi territoriali, che ricordano una tradizione, un sapore del passato o un luogo scelti tra i 153 prodotti nazionali (il 20 per cento del totale comunitario) che possono fregiarsi del marchio a denominazione di origine (Dop o Igp), i 4100 prodotti tradizionali regionali e i 453 vini Docg, Doc o Igt. E sono italiane anche il 97 per cento delle bollicine acquistate dalle famiglie per i brindisi in casa; a essere preferiti in sei casi su dieci sono gli spumanti Made in Italy dolci secondo un?indagine Ismea-AcNielsen dalla quale è possibile prevedere che – sottolinea la Coldiretti – se il trend degli ultimi anni sarà rispettato per brindare alle imminenti festività di Natale e di Capodanno nelle sole case private salteranno, si stima, 35 milioni di tappi, 20 milioni dei quali di spumante dolce, 2,5 ottenuti con metodo classico e un milione soltanto di champagne.


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