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Il “portfolio” degli studenti sotto la lente del Garante Privacy

Con un provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 dell’8 agosto 2005, il Garante della Privacy si è occupato della riservatezza degli studenti

di Benedetta Verrini

Con un provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 dell?8 agosto 2005, il Garante della Privacy si è occupato della riservatezza degli studenti. E lo ha fatto dettando regole specifiche sulla redazione del nuovo Portfolio o «cartella delle competenze individuali», che la riforma Moratti ha previsto come documento di valutazione e orientamento per gli alunni della scuola dell?infanzia e del primo ciclo di istruzione-scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Il Portfolio documenta, nei predetti cicli, i processi formativi degli alunni e ne accompagna in tali ambiti il percorso scolastico illustrando in un unico contesto, come strumento didattico, la formazione, l?orientamento e i progressi educativi. Verrà compilato e aggiornato (nella scuola d?infanzia) dai docenti di sezione o (nella scuola primaria e secondaria) dal docente-tutor dell?alunno in collaborazione con altri docenti, alunni e loro genitori. Il Garante ha ricevuto reclami e segnalazioni di genitori di alunni che lamentano possibili violazioni della riservatezza, derivanti dalle modalità con cui istituti scolastici pubblici e privati trattano dati di carattere personale in relazione al Portfolio. L?Authority ha spiegato che in esso dovranno essere inseriti solamente dati personali pertinenti e necessari per la valutazione e l?orientamento dell?alunno. I dati più delicati, in grado di rivelare particolari condizioni come lo stato di adozione o la sussistenza di malattie, potranno essere annotati solo se strettamente indispensabili per la valutazione e l?orientamento dell?alunno. Il ministero dell?Istruzione ha fatto sapere che invierà una nota esplicativa alle scuole perché si conformino a tali indicazioni e al Codice della Privacy.

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