Il Piano straordinario per l’edilizia pubblica ha già la solidità di un accordo nero su bianco, siglato il 5 marzo scorso, dopo sette mesi di trattative, fra governo e Conferenza delle Regioni.
L’obiettivo finale è la costruzione (immediatamente cantierabile) di alloggi a canone agevolato e la vendita di immobili pubblici agli occupanti. Per questo scopo il governo ha stanziato 200 milioni di euro (impegnandosi a integrarli nelle prossime Finanziarie fino ad arrivare a 550 milioni). È prevista la costituzione di un sistema integrato, nazionale e locale, di fondi immobiliari.
Alle Regioni, d’intesa con gli enti locali, spetta il compito di elaborare, nel rispetto degli indirizzi generali fissati dallo Stato ed entro i finanziamenti assegnati, i programmi di edilizia residenziale.
Manca tuttora il decreto attuativo della presidenza del Consiglio dei ministri, che dovrebbe prevedere anche forme di monitoraggio per evitare che ritardi e rallentamenti diminuiscano l’efficacia dell’intero provvedimento.
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