Nel Piano Colao per il rilancio del Paese vi sono accenni importanti al Terzo Settore, all'impresa sociale e all'impatto degli investimenti [1] .
Tra gli altri, va certamente segnalata l'intenzione di portare un compimento della riforma del Terzo Settore e dell'impresa sociale.
Basti pensare che, a distanza di quasi 3 anni dalla emanazione dei decreti delegati, credo non sia nemmeno partita la richiesta, alla Commissione europea, di autorizzazione delle agevolazioni fiscali ..! E qualcuno, prima o poi, spiegherò il perché, o magari risponderne !!
La parola “sostenibilità” (e dintorni) compare 48 volte! La parola “sociale” compare 66 volte; “green”, 12 volte; “verde” altre 7 volte; “transizione energetica” 12 volte.
Cosí come vari sono gli accenni a misure di finanza sostenibile e d’impatto: non soltanto per l’impresa sociale, ma anche in materia di edilizia, cultura, arte, social housing, ecc.
Ci sono tanti segnali incoraggianti. Auspicabilmente, per tutti! Non solo per chi ha dedicato anni di lavoro, libri, convegni, ecc. su temi un tempo al mero rango delle belle intenzioni.
Tanti segnali importanti, pertanto! A patto di passare dalle parole ai fatti!
Su tutti, però, vorrei segnalare l’importanza del tema della finanza sostenibile, rispetto al tema della transizione ecologica.
Un’opportunità enorme da cogliere sia per le imprese sociali che il mondo imprenditoriale in generale.
Ricordo che, all’inizio del 2018, si stima che i capitali investiti secondo le strategie ESG (environment, social, governance) ammontino a $30,7 mila miliardi. Con una crescita del 34% in due anni (contro il 25,2% nel biennio precedente). L’Europa, con la firma degli Accordi di Parigi, degli Obiettivi Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile e con l’Action Plan del 2018, punta a incrementare la propria posizione sul mercato globale degli investimenti sostenibili.
Per poter raggiungere gli obiettivi della transizione ecologica, infatti, occorrerà smobilitare ingenti capitali finanziari: ri-orientandoli dall’economia grey a quella green.
Il Piano, in particolare, prevede 4 atti regolamentari:
1.un Regolamento sulla tassonomia
2.un Regolamento su Indici specifici
3.un Regolamento di modifica della Mifid[2] II e della IDD[3]
4.un Regolamento (già approvato) sulla disclosure
Primo (PA), Secondo (Intermediari finanziari, società quotate) e Terzo Settore (imprese sociali, ets) ecc. sono chiamati a cogliere tali opportunità.
Perché non è più sufficiente sperare in un rilancio del Mercato. Occorre tornare a immaginarne e orientarne la direzione, soprattutto in vista di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale.
[1] Ve lo confesso: una bella soddisfazione per chi ha scritto un libro che s'inserisce esattamente lungo questa traiettoria: Diritto dell’imprenditoria sociale. Dall’impresa sociale all’impact investing, Giappichelli 2019.
[2] Markets in Financial Instruments Directive
[3] Insurance Distribution Directive.
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