Il pesce d’aprile più sorprendente? È il ritorno di Francesco Giavazzi agli onori dell’editoriale de Il Corriere della sera. Con un fondo intitolato (udite-udite), “Non far morire i mercati”. L’economista profeta dei derivati ragiona così: «Diversamente dagli europei, i quali pensano che la priorità siano nuve regole e trasformazioni radicali nel modo in cui operano i mercati finanziari, le autorità americane stanno lavorando per riportare i mercati alla normalità)». Normalità? Quale normalità? Quella che ci sta rendendo tutti più poveri?
Bisogna quindi ritenere che Giavazzi insista nelle ricette che hanno portato al disastro e a un inizio di rivolta sociale. A Giavazzi sarebbe bastato leggere quanto Jeffrey D. Sachs ha scritto solo tre giorni fa (il 28/03) sul piano Americano di Obama su lavoce.info (sito a cui peraltro collabora): “Il piano Geithner-Summers implica un enorme trasferimento di ricchezza, forse per centinaia di miliardi di dollari, dai contribuenti agli azionisti delle banche. Ne sono una prova i rialzi dei prezzi dei titoli bancari già nella settimana che ha preceduto l’annuncio. Il valore di questo salvataggio di massa è di gran lunga superiore al bonus destinato ad Aig e Merrill”. Insomma i cittadini contribuenti americani saranno chiamati, dopo essere stati prima illusi, e poi depredati, a sacrificarsi una volta di più sull’altare del mercato.
Per fare un po’ di storia e capire la pervicacia di Gavazzi bisognerà ricordare che mentre Marco Vitale, su Vita nel settembre 2007 esprime una preoccupazione crescente: «Sono preoccupato di qualcosa di cui si parla troppo poco e cioè della dimensione immensa che ha raggiunto il mercato dei derivati. ( …) Questa eccessiva finanziarizzazione dell’economia creerà ancora problemi». Francesco Giavazzi ed Alberto Alesina in un loro “instant book”, Goodbye Europa , parlavano di un declino economico e politico, della superiorità del modello americano di sviluppo rispetto a quello dell’Europa. E sul Corriere della Sera del 4 agosto 2007, Giavazzi con la solita sicumera si esprimeva così: «La crisi del mercato ipotecario americano è seria, ma difficilmente si trasformerà in una crisi finanziaria generalizzata. Nel mondo l’economia continua a crescere rapidamente. La crescita consente agli investitori di assorbire le perdite ed evita che il contagio si diffonda».
Non perdetevi, sul duo Alesina-Giavazzi. il post di Lorenzo Sacconi “Scocchezzaio neo-liberista“
Ebbene, dopo quel che è successo, il primo d’aprile ci regala l’editoriale di Gavazzi su Il Corriere della sera che ribadisce le ricette del disastro. E poi si chiedono perchè i quotidiani perdano migliaia di copie al giorno!
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