Politica

Il pesce d’aprile? Si chiama Giavazzi

di Riccardo Bonacina

Il pesce d’aprile più sorprendente? È il ritorno di Francesco Giavazzi agli onori dell’editoriale de Il Corriere della sera. Con un fondo intitolato (udite-udite), “Non far morire i mercati”. L’economista profeta dei derivati ragiona così: «Diversamente dagli europei, i quali pensano che la priorità siano nuve regole e trasformazioni radicali nel modo in cui operano i mercati finanziari, le autorità americane stanno lavorando per riportare i mercati alla normalità)». Normalità? Quale normalità? Quella che ci sta rendendo tutti più poveri?

Bisogna quindi ritenere che Giavazzi insista nelle ricette che hanno portato al disastro e a un inizio di rivolta sociale. A Giavazzi sarebbe bastato leggere quanto Jeffrey D. Sachs ha scritto solo tre giorni fa (il 28/03) sul piano Americano di Obama su lavoce.info (sito a cui peraltro collabora): “Il piano Geithner-Summers implica un enorme trasferimento di ricchezza, forse per centinaia di miliardi di dollari, dai contribuenti agli azionisti delle banche. Ne sono una prova i rialzi dei prezzi dei titoli bancari già nella settimana che ha preceduto l’annuncio. Il valore di questo salvataggio di massa è di gran lunga superiore al bonus destinato ad Aig e Merrill”. Insomma i cittadini contribuenti americani saranno chiamati, dopo essere stati prima illusi, e poi depredati, a sacrificarsi una volta di più sull’altare del mercato.

Per fare un po’ di storia e capire la pervicacia di Gavazzi bisognerà ricordare che mentre Marco Vitale, su Vita nel settembre 2007 esprime una preoccupazione crescente: «Sono preoccupato di qualcosa di cui si parla troppo poco e cioè della dimensione immensa che ha raggiunto il mercato dei derivati. (……) Questa eccessiva finanziarizzazione dell’economia creerà ancora problemi». Francesco Giavazzi ed Alberto Alesina in un loro “instant book”, Goodbye Europa , parlavano di un declino economico e politico, della superiorità del modello americano di sviluppo rispetto a quello dell’Europa. E sul Corriere della Sera del 4 agosto 2007, Giavazzi con la solita sicumera si esprimeva così: «La crisi del mercato ipotecario americano è seria, ma difficilmente si trasformerà in una crisi finanziaria generalizzata. Nel mondo l’economia continua a crescere rapidamente. La crescita consente agli investitori di assorbire le perdite ed evita che il contagio si diffonda».

Non perdetevi, sul duo Alesina-Giavazzi. il post di Lorenzo Sacconi “Scocchezzaio neo-liberista

Ebbene, dopo quel che è successo, il primo d’aprile ci regala l’editoriale di Gavazzi su Il Corriere della sera che ribadisce le ricette del disastro. E poi si chiedono perchè i quotidiani perdano migliaia di copie al giorno!

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