Il perché di una scelta

di Daniela Bianchi

Trovo necessario scrivere anche qui le motivazioni di una scelta che ha determinato un cambio di rotta nella mia vita. Lo trovo necessario perché la collaborazione con il Comitato Editoriale, l’amicizia con molte delle persone che fanno parte del mondo VITA, gli argomenti, i valori, i contenuti condivisi su questa piattaforma, hanno costituito per me continua fonte di ispirazione e le riflessioni condotte riguardo la mia avventura politica sono anche frutto di quelle ispirazioni.

Nelle scorse settimane Nicola Zingaretti mi ha chiesto di far parte del listino che sostiene la sua candidatura a Presidente della Regione Lazio. Dopo una fase di attenta riflessione ho accettato.

Perché “sì”. All’inizio ci ho pensato molto, perché fino ad oggi non avevo mai ritenuto che la competizione politica fosse per me un impegno da vivere in prima persona. Ho sempre creduto, infatti, che la responsabilità di ciascuno nel fare il suo, per quello che quotidianamente è chiamato a svolgere, fosse di per sé già un contributo rilevante nell’economia sociale. Importantissimo per incidere su scelte e progetti. Inoltre, come molti italiane e italiani in questi anni, ho provato un senso di disagio profondo e sincero verso quella politica che ha spesso affossato i più alti valori di democrazia, partecipazione, giustizia. Ma è proprio in virtù di quel disagio che, di fronte alla proposta, mi sono detta che non si può solo vivere di dissenso ed indignazione e che se si vuole davvero contribuire a cambiare le cose, bisogna divenire parte di quel cambiamento. Specialmente se ci sono tutte le premesse perché quel cambiamento, alle porte della Storia, sia concretizzabile.

Il lavoro nella Fondazione Kambo. L’invito a candidarmi rappresenta anche, e soprattutto, un riconoscimento al lavoro svolto nella Fondazione Kambo in questi ultimi anni: ridare ad un’istituzione che vanta cento anni di storia il suo ruolo di Risorsa per il territorio, attraverso elaborazioni e proposte che rinnovano un forte impegno sulla sostenibilità, sulla qualità sociale, sul futuro. Un lavoro sancito, tra gli altri, da progetti come il Masterplan per la riqualificazione e valorizzazione della Valle del Sacco, che ha mostrato come un ragionamento comune che riesca a mettere insieme i protagonisti di un intero sistema sociale (Istituzioni,Imprese, Sindacati, Associazioni, Università), possa immaginare una nuova sfida per un paesaggio, ferito molti anni fa da interventi che ne hanno pregiudicato l’intero ecosistema, fino a diventare il fulcro del cambiamento.

Anche La “Scuola di Qualità Sociale”, avviata in questi anni e frutto della “sinergia tra pubblico e privato” è un elemento che ha qualificato in modo significativo la presenza della Fondazione sul suo territorio. Attraverso questa iniziativa ci siamo ripromessi di finalizzare le sempre più preziose risorse pubbliche per aiutare i giovani ad orientarsi e intervenire nel mercato del lavoro, avendo come punto di riferimento i temi della sostenibilità e appunto della “Qualità Sociale”: E ci siamo concentrati su tre aree di intervento decisive nell’immediato futuro: Territorio Urbano, Qualità Sociale, Sviluppo Economico.

Cambiare si può. Il lavoro svolto in questi anni ha dimostrato come le organizzazioni sul territorio possano essere un elemento virtuoso in grado di costruire una rete di sistema tra pubblico e privato, di fornire proposte alternative e credibili, efficaci e soprattutto realizzabili. Anche in caso di successo alle elezioni, il mio impegno continuerà a mantenere lo stesso profilo: dentro un laboratorio progettuale indipendente e autonomo quale la Fondazione Kambo, forte della sua valenza storica, osservatorio privilegiato di politiche di sviluppo e dinamiche sociali, per portare le istanze dell’intera provincia all’interno del Consiglio Regionale per dare loro voce, essere un riferimento, contribuire alle proposte di cambiamento.

Mi sono convinta a fare questa scelta, grazie alla linea voluta dal Candidato Presidente Zingaretti per le candidature del listino. Mi trovo infatti in compagnia di persone che provengono da un impegno quotidiano nella cittadinanza attiva e solidale e che costituiscono una garanzia di autonomia ed indipendenza nonché un segnale forte di cambiamento. Tutto ciò, a mio parere, è un contributo a rafforzare la maggioranza che sostiene Nicola Zingaretti, nella piena libertà di affrontare temi e contenuti per vincere insieme la sfida e uscire da una crisi che attanaglia la nostra regione. Una sfida che si combatte soprattutto sul fronte della sanità e del lavoro, ma che riguarda il welfare in generale e anche la cultura, la scuola, la formazione, la valorizzazione dei giovani come risorsa creativa, la sostenibilità ambientale e la tenuta sociale del nostro territorio.

Ho accettato la sfida della candidatura pensando a tutto questo.

“Partecipa, condividi, progetta”, ripartiamo da qui. Sono convinta che il programma di Nicola Zingaretti ci dia la possibilità di scrivere “un nuovo inizio”, e mi impegno perché la nostra provincia possa avere una penna in più per scrivere il suo, attraverso i valori della partecipazione e della condivisione e soprattutto attraverso le sue capacità progettuali

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