Famiglia
Il Parmigiano “terremotato” in vendita a Bologna
Coldiretti promuove la vendita del Parmigiano Reggiano colpito dal sisma
Continuano le iniziative per salvare il Parmigiano Reggiano “terremotato”. Dopo la straordinaria mobilitazione online che in soli quattro giorni ha visto l’indirizzo e-mail attivato da Coldiretti, sommerso da 17 mila richieste di acquisto, domani dalle 15 in poi, a Bologna, sarà possibile acquistare il prodotto presso il mercato di Campagna Amica, in via Del Gomito 30.
Grazie a questa iniziativa, promossa proprio da Coldiretti, sarà possibile acquistare il Parmigiano Reggiano già stagionato e controllato dal Consorzio di tutela, in tagli da un chilo, al prezzo di mercato fissato dal caseificio di origine, così da evitare distorsioni e speculazioni.
Il Parmigiano Reggiano Dop è tra i prodotti più danneggiati dal terremoto. Oltre 600 mila forme del peso di 40 chili l’una sono cadute a terra in seguito al crollo delle enormi scaffalature di stagionatura, durante le scosse, per una stima che si aggira intorno ai 150 milioni di euro di danni.
La necessità imminente è quella di spostare le forme crollate a terra prima che il caldo estivo ne arrivi a danneggiare la grana. Produttori e volontari sono impegnati proprio in questi giorni nella gestione dell’emergenza. Accanto ai danni che riguardano soprattutto le forme giovani di Parmigiano, che verranno utilizzate come formaggio generico da grattugia o da fusione, vi è il blocco delle attività agricole causato dal sisma, che ha alterato i ritmi fisiologici degli animali, provocando un crollo della produzione di latte superiore al 15 per cento.
La Coldiretti rende noto che “l’acquisto diretto del Parmigiano Reggiano è il mezzo più semplice per assicurare un aiuto immediato ai produttori”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.