Comitato editoriale
Il Parlamento riconosca i diritti dei minori fuori famiglia
Marco Griffini chiede il riconoscimento degli otto diritti contenuti nella Carta degli OFC
di Redazione
Diritto di essere accolto in una famiglia costituita da un padre e da una madre; diritto alla partecipazione e all’ascolto; diritto ad una chiara e universale definizione dello stato di abbandono; diritto alla nomina di un avvocato; diritto ad essere accompagnato da una equipe psico-socio-giuridica; diritto ad essere sostenuto da un’associazione che abbia come precisa finalità la tutela dei diritti dell’infanzia; diritto di rimanere nella condizione di “fuori famiglia” solo temporaneamente; diritto al risarcimento del danno quando il diritto ad una famiglia viene violato.
Sono gli otto diritti che tutti i minori che vivono fuori dalla famiglia devono vedere realizzati, contenuti nella Carta dei diritti degli OFC (Out of Family Children) che AiBi promuove da tempo e che oggi, dopo la vicenda della Val d’Enza, torna di estrema attualità.
«I minori che vengono assistiti per periodi prolungati in comunità o che vengono dati in affido a lungo termine mantengono intatto a livello psicologico il trauma dell’abbandono. Per questo con la nostra Carta dei diritti degli Out of Family Children (OFC) chiediamo che la politica e il Parlamento riconoscano i loro specifici diritti soggettivi. Tra cui il più importante è quello di essere sottratti al precariato affettivo», afferma il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini.
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