Non profit

Il parlamento farà la legge sul 5 per mille

Lupi (Pdl), Realacci (Pd) e Pezzotta (Udc) ci hanno messo la faccia.

di Gabriella Meroni

Tutto il Parlamento d?accordo, votata all?unanimità la legge che stabilizza il 5 per mille. Ecco cosa dovremmo leggere di qui a poco sui giornali, se si realizzerà quanto solennemente promesso dai politici intervenuti al convegno Dove va il 5 per mille svoltosi a Milano lo scorso 22 aprile per iniziativa di Vita e dell?Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano, con il supporto di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia.

Presenti al tavolo, esponenti di tutto il dimagritissimo arco parlamentare italiano: Maurizio Lupi del Pdl, Ermete Realacci del Pd e Savino Pezzotta per l?Udc, che in rapida successione si sono infatti detti favorevoli e intenzionati a presentare una proposta di legge per stabilizzare il 5 per mille.

«Lo faremo, questo è certo», ha esordito Lupi, «presenteremo un disegno di legge di iniziativa parlamentare, oppure proposto dal governo, non importa: l?importante è ottenere il risultato, magari anche grazie all?appoggio del futuro ministro dell?Economia, Giulio Tremonti che come tutti sanno è l?ideatore del 5 per mille». Lupi ha inoltre rilanciato l?idea, sempre di Tremonti, di un 5 per mille per l?ambiente. Realacci da parte sua ha sollecitato l?intervento dell?Agenzia delle Onlus nella realizzazione della proposta di legge, e ha inoltre stigmatizzato la vicenda dell?inserimento delle associazioni sportive che ha definito una «bieca azione lobbistica portata avanti, senza distinzioni, da entrambi gli schieramenti politici». Realacci e Lupi sono fra i promotori dell?Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà, da sempre sostenitore del 5 per mille, di cui farà presto parte anche Pezzotta, il quale si è detto d?accordo con i colleghi e ha sottolineato la necessità di creare registri nazionali omogenei per identificare i soggetti beneficiari del 5 per mille, e di semplificare le procedure per l?accesso al contributo.Che dire? Cari onorevoli, vi aspettiamo alla prova dei fatti.


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