Welfare
Il Paraguay sotto processo. Gli indios accusano
Cinque rappresentanti del governo paraguaiano compariranno davanti alla Commissione interamericana per i diritti umani
di Paolo Manzo
Cinque rappresentanti del governo paraguaiano compariranno davanti alla Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh) per spiegare perché non espropriarono le terre reclamate da tre comunità indigene. Lo ha reso noto con un comunicato l’Ong Terra Viva.
I querelanti, il “Centro per il diritto e la giustizia internazionale” e “Terra viva”, per mezzo degli avvocati Andrés Ramírez e Raquel Talavera, in rappresentanza delle etnie Yakye Axá, Xakmok Kasek e Sawhoyamaxa, hanno inoltrato la protesta alla Corte dell’Organizzazione degli Stati Americani (Osa), per il rifiuto del governo paraguaiano di espropriare e restituir loro le terre.
Il viceministro paraguaiano della giustizia, Fernando Canillas, guida il gruppo e cercherà di dare spiegazioni ai membri della Commissione interamericana per i diritti umani. Con lui il direttore per la tutela dei diritti umani del ministero della difesa di Asuncion, Humberto Zaracho, il giudice penale Pedro Martínez, il contabile Juan Avalos ed l’addetto stampa Juan Oviedo.
Gli indigeni da quattro vivacchiano a 400 chilometri al nord di Assuncion e reclamano la terra dei loro antenati. Alla fine di agosto, un giudice ordinò lo sgombero degli indigeni ma, davanti alla richiesta della Cidh, la sentenza è stata sospesa fino alla risoluzione del problema.
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