Formazione

Il Papa: va garantito il diritto a emigrare

Giovanni Paolo II chiede che sia garantita a tutti la possibilità di cercare " migliori condizioni di vita"

di Redazione

Esiste un “diritto ad emigrare”, ribadisce il Papa, che vale tanto per la possibilita’ “di uscire dal proprio Paese” quanto per quella di “entrare in un altro alla ricerca di migliori condizioni di vita”, e va garantito “con norme internazionali per regolare i diritti di ciascuno, si’ da impedire decisioni unilaterali a danno dei piu’ deboli”. Giovanni Paolo II invita poi i cattolici a vivere l’incontro con i non cristiani come una gara di solidarieta’, di carita’, di rispetto per la liberta’ anche religiosa dell’altro, fermo restando che ”scopo fondamentale della missione del discepolo e’ pero’ l’annuncio di Cristo e del suo Vangelo”.
Il Papa dedica alla “Pastorale dei migranti, via per l’adempimento della missione della Chiesa oggi” il Messaggio per la 87/esima Giornata mondiale del migrante del 2001, reso noto ieri in Vaticano. Oggi, osserva Wojtyla, “la mobilita’ e’ diventata una caratteristica generale dell’umanita’”. “Le frontiere tendono a cadere, le distanze si accorciano, gli eventi fanno sentire le proprie ripercussioni fin nelle zone piu’ lontane”.
Ci sono pero’ “risvolti ambigui” in questo “mutamento profondo del modo di pensare e di vivere”. “Il senso del provvisorio invita -e’ l’analisi del Papa- a preferire gli aspetti di novita’, talvolta a discapito della stabilita’ e di una chiara gerarchia dei valori. La mobilita’ -osserva ancora- comporta sempre uno sradicamento dall’ambiente originario, che si traduce spesso in un’esperienza di accentuata solitudine con il rischio di una dispersione nell’anonimato”. l’immigrazione “suscita pure manifestazioni di rifiuto individuale e collettivo, frutto di mentalita’ chiuse quali si riscontrano in societa’ travagliate da squilibri e paure”.

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