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Il Papa non lascia i clochard a far niente…
Dopo aver aperto docce e barberia per i senzatetto sotto il colonnato del Bernini, ieri 100 di loro si sono impegnati nella distribuzione in piazza di un libretto per la Quaresima.
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Qualche giorno fa era stato dato l’annuncio dell’apertura di tre docce e una piccola postazione per il barbiere inseriti nella ristrutturazione completa di una sezione dei bagni presenti sotto il colonnato di destra: destinatari, i senzatetto accampati nei dintorni delle mura vaticane. Gli impianti sono aperti tutti i giorni, mercoledì esclusi, e gli altri giorni in cui si tengono celebrazioni in piazza. La gestione delle docce è assicurato dai volontari dell'Unitalsi, sezione di Roma.
Il servizio capelli e barba è garantito da diversi barbieri volontari e anche dagli studenti dell'ultimo anno di una scuola per parrucchieri di Roma. Chi viene per la doccia avrà in dotazione un cambio completo per l'intimo e un kit con asciugamano, sapone, dentifricio, rasoio e schiuma da barba, deodorante; tutto offerto da ditte provate. Oppure coperto dall’Elemosineria apostolica, guidata da monsignor Konrad Krajewski, su precisa indicazione di papa Francesco.
Ma la storia non è finita con una bella doccia e un bel taglio di capelli. In qualche modo le persone vanno anche rese attive. Così è partita l’idea di affidare proprio ai clochard la distribuzione di materiali alla folla durante le cerimonie in piazza.
L’esordio è avvenuto domenica, quando in occasione dell’Angelus il papa ha voluto distribuire 50mila libretti ai fedeli: un piccolo libretto, con letture, preghiere e istruzioni per aiutare a «vivere bene il tempo di Quaresima».
In 100 i senzatetto che si sono adoperati nella distribuzione di questo volumetto essenziale, che ha in epigrafe una frase del Papa: «Noi dobbiamo essere cristiani coraggiosi». 30 pagine dal titolo «Custodire il cuore».
Ha commentato Francesco dalla finestra dell’Angelus: «Come sempre, anche oggi qui in piazza coloro che sono nel bisogno sono gli stessi a portarci una grande ricchezza, la ricchezza della nostra dottrina, per custodire il cuore».