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Il Papa, i sogni e la cover di “Vita”

Nel discorso ai giovani a L'Avana Francesco ha rilanciato la necessità di saper sognare per uscire dal recinto di se stessi. Un discorso stupendo che richiama inevitabilmente il tema di copertina di Vita di settembre...

di Giuseppe Frangi

L’importanza di sognare. Non è uno psicoanalista a dirlo. Non è un cantante a suggerirlo. Non è un poeta a scriverlo. È il papa. Papa Francesco. Da qualche mese è diventato un suo refrain, sino a quel vero invito al sogno fatto davanti ai giovani arrivati ad ascoltarlo domenica a L’Avana. «Voi siete in piedi e io sto seduto. Che vergogna! Ma, sapete perché sto seduto? Perché ho preso appunti di alcune cose che ha detto il nostro compagno e delle quali voglio parlarvi. Una parola si è imposta con forza: sognare. Uno scrittore latinoamericano (chissà se è Borges?, ndr) diceva che noi uomini abbiamo due occhi, uno di carne e uno di vetro. Con l’occhio di carne vediamo ciò che guardiamo. Con l’occhio di vetro vediamo ciò che sogniamo. Bello, vero?».

Perché conta tanto il sogno? Francesco ha idee chiare in merito. «Nell’obiettività della vita deve entrare la capacità di sognare. E un giovane che non è capace di sognare è recintato in se stesso, è chiuso in se stesso. Tutti sognano cose che non accadranno mai… Ma sognale, desiderale, cerca orizzonti, apriti, apriti a cose grandi. Non so se a Cuba si usa la parola, ma noi argentini diciamo “no te arrugues”, non tirarti indietro, apriti. Apriti e sogna. Sogna che il mondo con te può essere diverso».

Diciamocelo, abbiamo avuto un sussulto leggendo queste parole, perché rispecchiano in modo clamoroso la copertina del numero di Vita di settembre. «Butta i sogni fuori dalla testa» è il titolo (copy di Anna Spena) scavato nella testa disegnata da Olimpia Zagnoli. Il sogno nell’accezione opposta a quella consueta dell’introspezione. Il sogno come innalzamento delle aspettative, come slancio a inseguire anche obiettivi che non sembrano possibili. È l'energia del sogno infatti che rende il mondo migliore, indipendentemente dall’esito. «Sogna che se darai il meglio di te aiuterai a far sì che questo mondo sia diverso», ha detto il Papa. «Non lo dimenticate, sognate. A volte vi lasciate trasportare e sognate troppo, e la vita vi taglia la strada. Non importa, sognate. E raccontate i vostri sogni. Raccontate, parlate delle cose grandi che desiderate, perché più grande è la capacità di sognare – e la vita ti lascia a metà strada -, più cammino hai percorso. Perciò, prima di tutto sognare».

Nel pensare la copertina di Vita avevamo preso spunto da altri due discorsi di Francesco, quello alle famiglie a gennaio nelle Filippine e quello ai movimenti popolari quest’estate a Bogotà.

E che il sogno sia un motore di cambiamento lo hanno dimostrato anche i 500 imprenditori sociali che si sono ritrovati a Riva del Garda per il consueto workshop di Irisnetwork. A tutti gli organizzatori hanno voluto regalare un manifesto che riproduceva la copertina di Vita. Con l’augurio che i sogni diventino nuove imprese…

Foto GettyImages

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