Formazione
Il Papa, Hanan e l’hackathon per rivoluzionare la scuola
È stato papa Francesco, ieri, ad annunciare il nome della migliore prof del mondo, la palestinese Hanan Al Hroub. Nel farlo ha ricordato che «parte dell’educazione è insegnare ai bambini come giocare, perché nel gioco il bambino apprende come essere sociale e impara l’allegria, la gioia della vita». Che c'entra il Papa con la scuola? Moltissimo, tant'è che nel week end si è tenuto in 5 città del mondo il primo Scholas Labs Jam, un acceleratore voluto da Francesco per cambiare la scuola con la tecnologia, lo sport e l'arte
La migliore insegnante al mondo è dunque Hanan Al Hroub, 43 anni, palestinese, nata, cresciuta e maestra nel campo di Betlemme. È lei che ieri ha vinto il “Nobel” per il miglior professore al mondo, assegnato dalla Varkey Foundation a Dubai, durante il global forum per l'educazione. La Varkey Foundation ha fatto un gran colpo, dato che ad annunciare il nome della vincitrice è stato papa Francesco, con un videomessaggio. E anche questa volta Papa Francesco ha stupito per la sua sottolineatura: «Un bambino ha il diritto di giocare e parte dell’educazione è insegnare ai bambini come giocare, perché nel gioco il bambino apprende come essere sociale e impara l’allegria, la gioia della vita. Mi felicito con la maestra Hanan Al Hroub per il prestigioso premio vinto e all’importanza che nel suo lavoro lei conferisce al gioco».
Play & Learn
L’approccio educativo di Hanan è spiegato in un volume, dal titolo esplicito ‘We Play and Learn’: tutto iniziò quando i figli di Hanan assistettero a una sparatoria, tornando da scuola. Le riunioni e i colloqui di Hanan con le insegnanti, per discutere il comportamento dei suoi figli, portarono Hanan a voler aiutare anche altri bambini, che avevano vissuto circostanze simili: bambini che richiedono un trattamento speciale anche a scuola. Hanan si concentra sullo sviluppo di rapporti di fiducia, rispettoso, onesto e affettuoso con i suoi studenti e sottolinea l'importanza di alfabetizzazione. Hanan incoraggia i suoi studenti a lavorare insieme, presta molta attenzione alle esigenze individuali e ai benefici di un comportamento positivo. Nelle classi con cui lei lavora si registra un calo di comportamenti violenti. Pian piano diventa un modello per tanti colleghi, che rivedono il loro modo di insegnare, le loro strategie di gestione della classe e le sanzioni che utilizzano. Hanan ha vinto un milione di euro, che userà per continuare i suoi progetti.
L'hackathon di Papa Francesco
Papa Francesco e la scuola, un binomio sorprendente? Niente affatto. Pochi forse sanno che Papa Francesco nel 2013 ha creato Scholas Occurrentes, un’organizzazione Internazionale di Diritto Pontificio che di fatto è una rete internazionale presente in 82 paesi, con più di 400mila scuole e reti educative, che vuole coinvolgere i massimi esperti di education al mondo per trovare il modo di associare la tecnologia con l'arte e lo sport per promuovere l'integrazione sociale e la cultura dell’incontro per la pace. Il suo obiettivo dichiarato è che – nel giro di 10 anni – «il 30 % della popolazione mondiale possa partecipare a questo nuovo concetto di istruzione senza limiti, attraverso la rivoluzione tecnologica, sportiva e artistica che Scholas propone per l'istruzione».
Proprio dall’11 al 13 marzo c’è stato Scholas Labs Jam, un hackathon internazionale organizzata in 5 città – Miami, Buenos Aires, Città del Messico, Madrid e Roma – con il supporto di giganti come Google, Microsoft, Ibm. Scholas Labs è un’acceleratore: nella 48 ore gli esperti coinvolti – docenti, genitori, imprenditori – dovevano presentare unprogetto, idealmente realizzandone anche un prototipo, tra cui poi sarà scelto quello che potrà essere sviluppato con il supporto dell’acceleratore Scholas Labs e che diventerà patrimonio di tutte le scuole coinvolte in Scholas Occurrentes. Per l’Italia sono stati scelti una trentina di nomi, fra cui Dianora Bardi di ImparaDigitale (la sua scuola scomposta e l'aula-casa sono entrate nel progetto), Stefano Ghidini di C2Group, che realizza ambienti flessibili per la scuola, Codemotion Kids, che scommete su coding, computing, robotica e minecraft per l'istruzione, lo studio di animazioni interattive Mash&Co, Chiara De leonardis, alias Mamma Lean…
Il miglior prof italiano
A Dubai il ministro Stefani Giannini ha annunciato la nascita del Premio nazionale degli insegnanti, italiano. Siamo primi tra i paesi europei e il nostro Premio «si collegherà ai principi che abbiamo inserito nella riforma 'Buona Scuola': l'innovazione didattica, la valutazione, la premialità, la necessità di una formazione continua, che è un diritto più che un dovere di tutti coloro che entrano in classe ogni mattina e che hanno nelle loro mani la responsabilità di accompagnare il processo di crescita non solo culturale, ma soprattutto interiore di quelli che diventeranno i cittadini di domani». Le candidature per il Premio nazionale saranno aperte in primavera e i docenti non potranno candidarsi da soli, dovranno essere candidati. A disposizione un budget da 170mila euro (50mila per il primo, 30mila per altri quattro vincitori), soldi che andranno utilizzati esclusivamente per realizzare progetti all’interno delle loro scuole: «Si tratt di un premio all'insegnante, ma nell'ottica della valorizzazione del Iavoro in squadra con gli altri docenti e della capacità di innovare la propria comunità scolastica», specifica il Miur.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.