Cultura

Il Papa: ecco cosa può essere il turismo

Il messaggio di Giovanni Paolo II per la giornata mondiale del turismo

di Emanuela Citterio

Il turismo può essere occasione di apertura verso gli altri popoli e può svolgere anche un ruolo rilevante nella lotta alla povertà, a patto che non ci si chiuda nei paradisi artificiali a mo’ di isola felice.
E’ quanto ha detto oggi il Papa nel messaggio per la ventiquattresima Giornata mondiale del turismo che si celebrerà il 27 settembre 2003 e che ha come tema: ?Il turismo: elemento propulsore di lotta contro la povertà, per la creazione di impieghi e per l?armonia sociale?.
?L’attività turistica può svolgere un ruolo rilevante nella lotta alla povertà, sia dal punto di vista economico, che sociale e culturale? si legge nel messaggio del Santo Padre, rivolto ai fedeli e agli operatori turistici “si conoscono luoghi e situazioni diverse, e ci si rende conto di quanto grande sia il divario tra Paesi ricchi e Paesi poveri. Si possono, inoltre, meglio valorizzare le risorse e le attività locali, favorendo il coinvolgimento dei segmenti più poveri della popolazione?.
Secondo il Pontefice il turismo può essere occasione di apertura mentale e verso gli altri: ?il viaggio e il soggiorno turistici sono sempre un incontro con persone e culture diverse” dice il messaggio. “Dappertutto, ma in primo luogo nei Paesi in via di sviluppo, il visitatore e il turista difficilmente possono evitare di venire a contatto con realtà dolorose di povertà e di fame. In questo caso, bisogna non solo resistere alla tentazione di chiudersi in una sorta di ?isola felice? estraniandosi dal contesto sociale, ma, ancor più, si deve evitare di approfittare della propria posizione di privilegio per sfruttare i ?bisogni? della gente del luogo. La visita sia pertanto un’occasione di dialogo fra persone di uguale dignità; sia motivo di maggiore conoscenza degli abitanti del luogo e della loro storia e cultura; sia apertura sincera alla comprensione dell’altro, che sfoci in gesti concreti di solidarietà?.
Nel suo tradizionale messaggio, il Pontefice conclude auspicando che ?l’attività turistica sia sempre più uno strumento efficace per la riduzione della povertà, per la promozione della crescita personale e sociale degli individui e dei popoli, per il consolidarsi della partecipazione e della cooperazione tra le nazioni, le culture e le religioni?.

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