Formazione

Il papa e il bambino: nelle foto di Navarro Valls

Il portavoce di papa Benedetto XVI ha immortalato l'incontro tra il Santo padre e il pastorello di Introd

di Carmen Morrone

E’ stato Mattia Clusaz, un bambino di 10 anni, ad indicare per nome a Benedetto XVI le cime che si possono ammirare da Les Combes, la frazione del comune di Introd dove entrambi risiedono in questi giorni. Il Papa nella villetta di legno e ardesia costruita per Giovanni Paolo II all’interno della colonia dei salesiani. Mattia, con i suoi genitori, che sono contadini, nell’alpeggio di Boregne-Pileo, meta preferita delle passeggiate pomeridiane di Ratzinger. Con la sua macchina fotografica il portavoce vaticano Joaquin Navarro Valls ha potuto immortalare l’incontro del Papa col bambino: prima la conversazione, con Ratzinger che ascolta sorridente, mentre Mattia gli spiega che da li’ si vedono il Monte Bianco, il Ruitor e le alte cime del Gran Paradiso. Nella foto successiva Papa Benedetto osserva con un binocolo il panorama circostante e forse ripete quei nomi, mentre il ragazzo annuisce. Una terza foto, infine, mostra il nuovo Pontefice sorridente davanti al piccolo chalet di Boregne. Nelle diverse pose si intravedono gli scarponcini da montagna usati dal Papa per queste sue passeggiate. Mentre parla con Mattia, sotto il sole caldo di luglio, indossa la veste bianca senza la fascia e senza la mantella tradizionale detta pellegrina. Nella terza foto, scattata ad una quota piu’ alta, Papa Ratzinger compare con una giacca a vento ovviamente bianca. Un capo sportivo che amava molto anche Giovanni Paolo II, come dimostrano le foto delle sue escursioni conservate alla maison-musee’ di Les Combes, proprio accanto ad una teca che contiene proprio una delle giacche a vento di Wojtyla. Nello chalet adibito a museo ci sono anche le scarpe da trekking del papa polacco. E tanti altri ricordi teneri di dieci vacanze papali tra i monti della Vallee’. Benedetto XVI ha potuto vederle domenica pomeriggio quando ha visitato il museo allestito dal sindaco Osvaldo Naudin, apponendo la sua firma e una frase di ringraziamento: ‘Grazie al Signore per la bellezza del posto, grazie a voi tutti per la fede e l’accoglienza generosa’.


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