Giovanni Paolo II sta morendo dopo una notte difficile seguita ad un improvviso aggravamento della malattia. ”Molto gravi ” sono state definite le sue condizioni questa mattina da una tempestiva dichiarazione del portavoce vaticano diffusa alle 6,30 nella quale si documenta anche la serenita’ con la quale il pontefice si appresta al grande passo. ”Questa mattina le condizioni di salute del Santo Padre sono molto gravi. Nel pomeriggio di ieri 31 marzo, come gia’ annunciato, – ha ricordato Navarro valls – al seguito di una accertata infezione dalle vie urinarie, si e’ istaurato uno shock settico con collasso cardiocircolatorio. Il Santo Padre era immediatamente soccorso dall’equipe medica di guardia nel appartamento privato di Sua Santita’. Venivano attivati tutti gli appropriati provvedimenti terapeutici e di assistenza cardiorespiratoria. Era rispettata la volonta’ del Santo Padre di rimanere nella Sua abitazione, ove per altro era assicurata una completa ed efficiente assistenza sanitaria. Nel tardo pomeriggio di ieri si otteneva una temporanea stabilizzazione del quadro clinico che, tuttavia, nelle ore successive evolveva negativamente. La situazione del Santo Padre e’ attentamente monitorata e vigilata Il Santo Padre e’ cosciente, lucido e sereno. Alle ore 19.17 di ieri ha ricevuto il Santo Viatico. Alle ore 06.00 di oggi, il Santo Padre ha concelebrato la Santa Messa. Il Cardinale Segretario di Stato e gli immediati collaboratori del Santo Padre, a Lui uniti in preghiera, seguono l’evolversi delle condizioni cliniche di Sua Santita’. Il Papa e’ assistito dal Suo medico personale Dr. Renato Buzzonetti, da due medici specialisti in rianimazione, da un medico cardiologo e da uno specialista otorrinolaringoiatra, nonche’ da due infermieri”.
Giovanni Paolo II e’ in condizioni gravissime ma e’ anche cosciente. Al punto che neppure questa mattina all’alba ha voluto rinunciare alla Santa Messa. Il Papa l’ha concelebrata con il suo segretario, monsignor Stanislao Dziwisz, al suo fianco da anni. Presenti nella stanza anche alcuni collaboratori del Pontefice e componenti dello staff medico. Questa celebrazione eucaristica, voluta da un papa che e’ lucido e sereno anche in un momento cosi’ cruciale per lui, ha commosso i presenti, che non si aspettavano una reazione cosi’ vigorosa.
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