Volontariato

Il papà allo specchio per guarire l’anoressia

La terapia familiare ha dato guarigioni fino al 50% dei casi.Ma in Italia sono soltanto 27 i Centri specializzati contro una malattia che colpisce dieci giovani su cento

di Redazione

Terapia familiare per guarire l?anoressia, il grave disturbo che riguarda psiche e alimentazione e che colpisce migliaia di giovani, in prevalenza ragazze, in tutta Italia. Lo conferma un recente studio dell?Università di Bari, condotto da un? équipe guidata dai docenti di psichiatria Piero Di Giacomo e Antonietta Santoni Rugiu su 91 pazienti seguiti. Dieci sedute di terapia di un?ora ciascuna, a distanza di una settimana l?una dall?altra, hanno dato ottimi risultati sul campione analizzato, con scomparsa dei sintomi se non, addirittura, guarigioni fra il trenta e il cinquanta per centodei casi. Un risultato confortante, spiega Di Giacomo , «dato che nelle pazienti anoressiche, gli psicofarmaci non servono praticamente a nulla». Il metodo usato è quello classico della terapia relazionale: un terapeuta riunisce il nucleo familiare in ambulatorio e comincia a lavorare (domande, sollecitazioni, ecc) mentre un suo collega segue la seduta da dietro uno specchio unidirezionale, osservando le reazioni dei presenti. Spesso lo specialista nascosto interviene, comunicando con l?altro psicologo attraverso un telefono: segnala atteggiamenti, espressioni particolari, suggerisce domande. «La figura del padre è di solito determinante», spiega il ricercatore barese, «esistono infatti un gran numero di interazioni tra madre e figlia malata ma quasi sempre il padre entra nel mondo della figlia . Noi cerchiamo di utilizzare lui come elemento di cura». Quella studiata dall?équipe dell?ateneo di Bari è l?attività-tipo di uno dei 24 centri specializzati nei disturbi dell?alimentazione presenti in Italia. Pochi, se si considera che, nel nostro paese, sono colpiti dieci giovani su cento nella fascia di età che va dai 12 ai 25 anni. In queste strutture viene utilizzato anche il metodo del ?day hospital? secondo un approccio integrato in cui si alternano pasti guidati, psicomotricità, palestra, attività di gruppo per 21 sedute di sei ore ciascuno a giorni alterni. I ricercatori baresi hanno verificato l?efficacia anche di questo percorso terapeutico: è maggiormente indicato per la bulimia mentre per l?anoressia risulta più efficace la terapia familiare. Informazioni: Dipartimento di psicologia, Università di Bari, telefono: 0805714550/544.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA