Cultura

Il Papa alla Focsiv: volontariato fa sperimentare tenerezza di Dio

Queste le parole del Pontefice pronunciate oggi nell'udienza concessa alle ong della federazione cattolica

di Gabriella Meroni

Il volontariato, in particolare quello cristiano, «è chiamato a rendere in qualche modo “sperimentabile”, attraverso la sua dedizione ai fratelli, la tenerezza provvidente di Dio». Queste parole sono state pronunciate oggi dal Papa durante l’udienza concessa a 180 aderenti alle Associazioni cattoliche di volontariato internazionale, riunite nella FOCSIV. Giovanni Paolo II, ricordando che quest’anno ricorre il trentesimo anniversario di fondazione della Federazione organismi cristiani di servizio internazionale, ha detto che essa «fin dalle origini essa si è distinta, nell’ambito della cooperazione tra i popoli, per l’impegno con cui ha costantemente promosso lo sviluppo degli ultimi, attraverso l’azione generosa di migliaia di volontari, inviati dal 1972 ad oggi nei Paesi del cosiddetto Terzo mondo». E ciò conservando «l’ispirazione cristiana che ne orienta e sostiene l’azione in tante parti del mondo», secondo il dettato biblico che richiama «al dovere di amare il prossimo», che «è legato al comando di amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze». «Andate avanti con fiducia, intensificate anzi» ha concluso il Papa «il vostro slancio apostolico per rispondere alle urgenze di quanti oggi sono costretti a vivere in condizioni di disagio o di abbandono». Nell’occasione è stata consegnata a Giovanni Paolo II una lettera, ”Anche Gesù Bambino è un bambino lavoratore come noi, figlio di un falegname”, per iniziativa dell’Associazione solidarietà paesi emergenti Aspem di Cantù (Como), a nome di migliaia di bambini lavoratori di tutto il mondo organizzati nei movimenti Nats (Ninos adolescentes trabajadores) per il diritto ad un lavoro dignitoso.


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