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Il Pakistan chiama l’Onu a Kabul, intanto torna Rabbani
Il governo pachistano auspica la presenza di un contingente dell'Onu che mantenga la situazione sotto controllo nella capitale.
di Redazione
“L’Alleanza del Nord non deve occupare Kabul. Questa è la posizione del governo pachistano”, ha detto Aziz Kahn, portavoce del ministro degli Esteri, chiarendo che Kabul deve rimanere una zona smilitarizzata sotto il controllo di forze di pace dell’Onu o coordinate da altri Paesi.
Il portavoce Kahn ha detto di sperare che l’Alleanza rispetti ciò che la comunità internazionale chiede, cioè di occupare la capitale solo in pieno accordo con le forze alleate, quando si sarà raggiunto un accordo sulla successione ai talebani. “Ci auguriamo che non ci siano stati tentativi di dichiarare un nuovo governo a Kabul”, ha specificato il funzionario.
Per Kahn “non c’è ancora alcun governo alternativo in Afghanistan. La situazione è ancora fluida”.
Un’altra questione di primo piano riguarda la sorte dei talebani e un loro eventuale ruolo nel governo di successione. Sul fatto di mantenere relazioni con i talebani, “decideremo quando la situazione diverrà più chiara”. Intanto, l’ambasciatore talebano a Islamabad ha lasciato martedì il Pakistan, l’ultimo paese ad aver mantenuto relazioni diplomatiche con i talebani.
Su una diretta partecipazione al futuro governo dei talebani, Khan non ha posto veti: “la posizione del Pakistan è che tutti gli afgani che vogliano partecipare ad un governo multietnico ad ampia base dovrebbero potere parteciparvi”. Ed ha aggiunto che prima i combattimenti cesseranno, meglio sarà per tutti.
Da parte sua l?Onu, lo ha annunciato il rappresentatnte speciale delle Nazioni Unite per l?Afghanistan, Lakhdar Brahimi, manderà al più presto un suo rappresentante a Kabul. Si tratta di Francis Vendrell.
Intanto l?ex presidente Rabbani, deposto dai talebani nel 1996, ha annunciato che domani tornerà a Kabul. Rabbani è a tutti gli effetti il presidente dell?Afghanistan riconosciuto dalle Nazioni Unite.
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