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Il Paese è sotto choc: proclamata una settimana di lutto nazionale
Da domani la salma del presidente Kaczynski esposta al pubblico
di Redazione
La bara del presidente polacco Lech Kaczynski, ucciso nel disastro aereo di sabato a Smolensk in Russia, è arrivata nella sua Varsavia. La Polonia, avvolta dal lutto che durerà per una settimana, da domani potrà rendere omaggio al feretro del suo presidente in attesa dei funerali, che dovrebbero svolgersi sabato. Ad annunciare la decisione di allestire la camera ardente è stato il vecedirettore della presidenza della Repubblica, Jacek Sasin. “Vorremmo che ogni cittadino polacco che desidera rendere omaggio al presidente possa venire e sfilare davanti al feretro”, ha dichiarato Sasin.
E potrebbe esserci anche il presidente Usa Barack Obama al funerale del presidente polacco secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski annunciando che certamente ci sarà il presidente russo Dmitry Medvedev ha detto che la presenza di Obama alla cerimonia “non è esclusa”. In queste ore hanno poi garantito la loro presenza anche il cancelliere tedesco Angel Merkel e il presidente federale dei tedeschi Horst Koehler mentre Varsavia sta ricevendo “un enorme quantità di messaggi di condoglianza da tutto il mondo”, ha sottolineato Sikorski.
Un giorno di lutto nazionale in segno di partecipazione al dolore dei polacchi per la tragedia aerea in cui hanno perso la vita col presidente Kaczynski altre 95 persone, è stato proclamato anche in Russia. Decine di cittadini continuano a deporre fiori e candele davanti all’ambasciata polacca a Mosca e ai consolati di San Pietroburgo e Kaliningrad, mentre altri si sono recati sul luogo dell’incidente, all’aeroporto di Smolesnk mentre in tutto il Paese sono esposte bandiere con un crespo nero, radio e tv trasmettono sobrie trasmissioni e i giornali non hanno pubblicato foto a acolori sulle prime pagine. Diversi parenti delle vittime sono già arrivati a Mosca per il triste dovere del riconoscimento dei corpi e per loro è stato approntato un sostegno psicologico.
A Washington oggi intanto un minuto di silenzio verrà osservato in segno di lutto per la sciagura che ha azzerato la classe dirigente polacca, dai partecipanti al vertice sulla sicurezza nucleare. Questo momento “sottolineerà la solidarietà tra comunità internazionale e popolo polacco”, ha annunciato Ben Rhodes, vice consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Barack Obama. “Gli Stati Uniti e il mondo intero – ha aggiunto Rhodes – sono vicini al popolo della Polonia in questa grande tragedia”.
”La tragica morte dei responsabili delle sorti del Paese deve essere vista alla luce della fede”, ha sottolineato per conto della Chiesa polacca l’arcivescovo di Cracovia ed ex segretario personale di papa Wojtyla, Stanislaw Dziwisz. Per il cardinale, ”come discepoli di Cristo morto e risorto, noi crediamo che il loro sacrificio sia racchiuso nella morte e nella risurrezione di Gesù”. Nel fare memoria della morte di Giovanni Paolo II, di cui sabato si celebrava il quinto anniversario, il card. Dziwisz ha aggiunto: ”Adesso viviamo dolore e sofferenza simili. E così come allora, oggi ci raccogliamo spiritualmente attorno alle vittime della tragedia auspicando che il loro sacrificio non rimanga vano ma che in quel sacrificio, come nel sacrificio della croce del Figlio, Dio voglia plasmare il bene. Siamo fiduciosi – ha aggiunto – che quelle morti possano portare alla pace e alla riconciliazione di tutti i polacchi”.
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