Politica

Il Pacchetto famiglia della Lombardia

Il Sidef sul Pacchetto famiglia della Ragione

di Redazione

Il Sindacato delle Famiglie (Sidef) ha voluto dare il suo contributo a sostegno del  “Pacchetto Famiglia” presentato dall’Assessore Boscagli, invitando tutte le  famiglie associate a prestarvi la dovuta attenzione.

Nella scelta dei provvedimenti da adottare, la Regione ha ritenuto di puntare l’attenzione sulla situazione di criticità che il Paese sta attraversando riconoscendo nella famiglia il soggetto da cui partire per individuare e rispondere ai bisogni contingenti. 

Ha così individuato alcune priorità di intervento: figli minori ed anziani che, all’interno del nucleo familiare,  sono  i soggetti che necessitano di attenzioni particolari e costituiscono costi fissi irrinunciabili.

Tutto ciò, con le difficoltà derivanti dalla cassa integrazione e dalla mobilità, non poteva che rientrare tra i fattori prioritari nella valutazione della destinazione del “bonus” 2010.

L’emergenza natalità – i cui temi sono stati recentemente affrontati in sede regionale con convegni mirati– ha trovato accoglienza nello stanziamento di fondi per progetti rivolti alla maternità e all’accompagnamento nei primi mesi di vita del bambino. E’ un’attenzione “nuova” e significativa perché le famiglie siano aiutate ad affrontare la nascita e la crescita dei figli (soprattutto del primo), sentendosi riconosciute nel loro compito di soggetto primario di cui la società ha bisogno per perseguire il bene comune, anche in un momento storico non favorevole.

Inoltre, il ri-finanziamento tempestivo della Legge 23/99, dimostra l’importanza delle azioni che l’associazionismo familiare ha messo e mette in campo “con” e “per” le famiglie, a sostegno del loro riconoscimento come risorsa pienamente capace di risposte efficaci e innovative rispetto ai propri bisogni.

La nostra Associazione ha invitato le proprie famiglie ad attivarsi non solo per l’utilizzo dei bonus “una tantum” ma per mettere in campo quella specifica capacità creativa di mutuo aiuto che da oltre dieci anni ha dimostrato il suo valore nella costruzione e tenuta del tessuto sociale.

Siamo certi che questo continuo confronto fra associazioni familiari e Regione Lombardia porterà ad azioni concrete introducendo anche quelle politiche di riconoscimento della capacità delle famiglie di essere protagoniste delle scelte che le riguardano. In un’ottica di autentica sussidiarietà,  il “modello lombardo”, di cui siamo fieri protagonisti, rappresenta senza dubbio l’eccellenza nazionale.

Ci auguriamo pertanto che i principi e i contenuti di questa Legge siano potenziati e che continuino ad essere il motore di una sinergia vincente a beneficio delle necessità di tutte le famiglie.


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