Cultura

Il nuovo Tricky? Dietro il “vulcano” un pop pulito

Recensione del cd "Vulnerable" di Tricky.

di Enrico Barbieri

Tricky ha perso quell?andatura sghemba dei tempi migliori: cerca di tirare dritto e si appende al filo della vocina di Costanza Francavilla, entrata per caso o per destino nel mondo del musicista di Bristol. Una bella voce, certamente, ma troppo esile per sostenere la massa di suoni dell?ex Massive Attack. La storia del nuovo disco di Tricky, almeno nella sua versione ufficiale, è da film: Costanza, cantante in erba, stravede per il divo; dopo un concerto romano lascia un demo al batterista del gruppo di Tricky, che di ritorno negli Usa sente cantare Costanza e decide di coinvolgerla nel suo prossimo progetto: «Faremo un disco insieme». Nel cd, Costanza ha una parte più che rilevante: interviene in tutte le canzoni e, addirittura, ne firma anche un paio. Se la storia dell?incontro è da soap, morbido è anche l?intero album. Vulnerable (Anti) segna l?abbandono, speriamo non definitivo, del suono più duro: Tricky ha scelto ormai un profilo pop, che si risolve spesso in motivetti un po? troppo ripetitivi e linee melodiche pulite pulite. Sia chiaro: il musicista inglese non ha perso le sue doti di splendido manipolatore di suoni e rimane la sua voce profonda e salmodiante, che ancora colpisce nei brani più aggressivi come Wait For God e Where I?m From. Forse è troppo poco, tutto l?album però è attraversato da suoni liquidi e si sente ancora in profondità un gorgogliare poderoso: segno che il vulcano è tutt?altro che spento.


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