Formazione

Il (nuovo) miracolo del Sassuolo

di Roberto Brambilla

Ventidue punti in otto partite. E’ lo score del Sassuolo di Eusebio Di Francesco, che sta dominando la prima parte della Serie B. I neroverdi, però, non sono una sorpresa, ma una conferma. In 4 stagioni di Serie B i modenesi sono arrivati due volte a giocare i play off per la promozione, una volta, la stagione scorsa, perdendo la finale contro la Sampdoria.

Una squadra che esprime un buon calcio (Di Francesco non è a caso un allievo prediletto di Zdenek Zeman) e che dal 2002, inizio della gestione Squinzi patron della Mapei e attuale presidente di Confindustria, ha seguito un progetto coerente. Acquisti mirati (l’anno scorso il fantasista Missiroli), molti giovani (il ghanese Boakye acquistato in compromprietà dalla Juventus e in prestito ai modenesi) e allenatori ambiziosi e “affamati”. Esempi? Fulvio Pea, ora al Padova e un tempo prediletto di Josè Mourinho quando allenava le giovanili nerazzurre e Massimiliano Allegri, campione d’Italia con il Milan nel 2010-2011 e artefice della prima storica promozione in B degli emiliani nel 2007-2008.

A guardare bene il progetto non ha ancora dato i suoi frutti. O meglio non ha dato gli esiti sperati dal patron Squinzi che non fa mistero di voler vedere i suoi in Serie A. Forse è solo questione di tempo. E di fortuna. Ma se la gestione e le idee rimarrano le stesse, non è impossibile sognare un piccolo Chievo in Emilia.

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