Il nuovo commissario dell’Unhchr. L’uomo di Annan

Il brasiliano Sérgio Vieira de Mello è il nuovo Alto commissario per i diritti umani Onu. Nato a Rio 53 anni fa, entrerà ufficialmente in carica il prossimo 12 settembre, sostituendo Mary Robinson, l?irlandese che in cinque anni s?è guadagnata il plauso degli attivisti dei diritti umani e le critiche delle superpotenze. La Robinson, infatti, aveva criticato duramente la prigione di Guantanamo, i bombardamenti indiscriminati contro l?Afghanistan, la pena di morte negli Usa e in Cina, il massacro di Jenin e i danni collaterali durante la missione Nato in Kosovo. Vieira de Mello, invece, è uomo Onu ?tradizionale?. Amico di Annan con cui ha iniziato la sua carriera all?Onu oltre 30 anni fa, è stato impiegato in molti Paesi che, con Washington, hanno avuto problemi più o meno seri: dal Pakistan al Sudan, dal Perù, al Libano. Senza dimenticare che, durante le stragi nelle ?safe areas? di Gorazde e Srebrenica, era a capo della forza di protezione civile dell?Unprofor. Coordinatore umanitario nella regione dei Grandi Laghi dopo il genocidio in Rwanda, fu nominato da Annan per amministrare il Kosovo quando vi entrò la Nato, mentre dal 1999 ha amministrato con poteri quasi assoluti Timor Est per conto delle Nazioni unite, sino all?elezione di Xanana Gusmão. Non solo un diplomatico di carriera, insomma, ma l?uomo di fiducia di Annan. Come lui stesso ha ammesso al Jornal do Brasil: «Esiste all?Onu una piccola équipe di persone come il sottoscritto che Annan usa per le missioni più spinose. Siamo quelli che lui apostrofa i trouble shooters, quelli che risolvono i problemi. Ma non sono il solo, né il migliore». Abituato a parlare poco e a lavorare dietro le quinte, ha vinto la concorrenza di Corazón Aquino, ex-presidente delle Filippine, Vaclav Havel, presidente della Cechia e dell?ex dissidente polacco Bronislaw Geremek.