«Il nostro impegno per il back to school»
In Italia la povertà educativa interessa 1 minorenne su 5. Il 23% degli alunni di 15 anni non arriva ai livelli minimi di competenze in matematica, ed il 21% in lettura. «Tutto ciò è spesso significativamente associata allo status socio-economico della famiglia», spiega Giuseppe di Rienzo, responsabile area povertà della fondazione. «Con il progetto Varcare la Soglia vogliamo supportare le famiglie ed i ragazzi anche negli anni dello studio»
di Anna Spena
La Fondazione l’Albero della vita, in occasione del back to school, ha organizzato, in un loro centro a Milano, via Derna 13, una distribuzione di Kit scolastici necessari per l’avvio dell’anno scolastico. «Ogni Kit è stato preparato tenendo conto delle differenti età dei bambini e, quindi, della classe frequentata», spiega a Vita.it Giuseppe di Rienzo, responsabile area povertà della fondazione. «La distribuzione dei kit scolastici rientra nel progetto Varcare le soglia che come Albero della Vita abbiamo avviato per supportare le famiglie che vivono in condizioni di povertà».
Inquadriamo il problema: l’Italia ed il fenomeno della povertà. Di questa condizione quanto e in che misura ne risentono i bambini?
Dai dati ISTAT 2016 emerge che più di 1 milione 600 mila famiglie vivono in condizioni di povertà assoluta: complessivamente più di 4 milioni 800 mila persone. Tra le persone in povertà assoluta si stima che le donne siano più di 2 milioni 400 mila (incidenza pari a 7,9%) e che la condizione dei minorenni è in netto peggioramento con un’incidenza del 12,5% (1 milione e 292 mila bambini, pari a 1 minorenne su 8). Sono 161 mila in più (+ 14%) rispetto all’anno precedente. Aumenta anche l’incidenza del numero dei minorenni in povertà assoluta sul totale della popolazione che versa in stato di indigenza, passando dal 10,9% del 2015 al 12,5% del 2016. Quindi non diminuisce la povertà in Italia, ma, anzi, aumenta in maniera drammatica nelle famiglie con figli minorenni: l’incidenza delle famiglie con figli minorenni in povertà assoluta si è quadruplicata dal 2007 al 2016, passando dal 2,4% al 9,9%. Il peggioramento della situazione economica colpisce in maniera più estesa anche i minorenni che sono in povertà relativa: sono 2 milioni e 297 mila nel 2016 e rappresentano il 22,3% della popolazione in questa condizione (nel 2015 erano il 20,2%).
Varcare la soglia, proviamo a rispiegare in cosa consiste il progetto.
Varcare La Soglia è un programma nazionale di contrasto alla povertà delle famiglie che vivono in Italia, basato su una strategia multidimensionale che prevede il coinvolgimento dell’intero nucleo famigliare nella progettazione e realizzazione di un percorso di riattivazione sociale, relazionale ed economica. Il suo campo di azione è inquadrabile all’interno dell’intersezione tra povertà materiale, culturale, educativa e relazionale, cioè in quell’area grigia dove le relazioni famigliari e sociali si indeboliscono, scompaiono le reti di supporto e le capacità e le competenze personali vengono perse di vista. L’intervento si fonda sulla presa in carico dell’intero nucleo famigliare portando l’attenzione su tre livelli: l’adulto nella sua individualità; il bambino; la famiglia come sistema sociale. L’approccio adottato riconosce alla famiglia sia un potenziale inespresso, sia le capacità per uscire dallo stato di povertà e, parallelamente, per essere risorsa per la comunità in cui vive. Varcare la Soglia prevede che il nucleo famigliare dia la disponibilità a progettare e a realizzare, insieme con gli operatori del L’Albero della Vita, un Progetto Educativo Familiare, la cui adesione implica per la famiglia l’impegno a mettersi in discussione per passare da uno stato di passività alla riattivazione dei propri potenziali. Consapevoli che ogni famiglia rappresenta una storia e un’esperienza unica, ogni percorso è costituito da interventi personalizzati in cui le famiglie individuano i propri bisogni, focalizzano i propri desideri e costruiscono obiettivi chiari, condivisibili e raggiungibili. Particolare attenzione, come da mission de L’Albero della Vita, è data al mondo dell’infanzia coinvolgendo i bambini in percorsi educativi che li stimolino verso la partecipazione attiva alla realizzazione del loro futuro.
Quante sono state le famiglie coinvolte?
Le famiglie coinvolte nel programma nazionale sono più di 200.
In quante città?
Il programma è attivo a Milano e a Palermo da fine 2014. Nel 2017 è stato avviato a Genova, Roma e Catanzaro.
Il numero dei beneficiari complessivi?
Ad oggi abbiamo realizzato progettualità educative con 1058 persone, di cui 661 bambini.
L’iniziativa della distribuzione di kit scolastici è significativa. Quanto incide la povertà delle famiglie sull’abbandono scolastico dei bambini?
I dati dell’indagine PISA, programma per lavalutazione internazionale dell'allievo, (2016) dipingono un’Italia dove la povertà educativa cognitiva interessa più di 1 minorenne su 5 – il 23% degli alunni di 15 anni non arriva ai livelli minimi di competenze in matematica, ed il 21% in lettura: non sono capaci, quindi, di avvalersi di formule matematiche e dati per comprendere la realtà che li circonda e non riescono ad interpretare esattamente il senso di un testo letto. I dati ci dicono inoltre che in Italia la povertà cognitiva è ancora significativamente associata allo status socio-economico della famiglia. Più di 1/3 dei minorenni di 15 anni che vivono nel 20% delle famiglie più disagiate non raggiunge i livelli minimi di competenze in matematica e lettura, rispetto a meno del 10% dei quindicenni che vivono in famiglie con i livelli socio-economici e culturali più elevati. Nonostante la povertà educativa sia presente anche tra i minorenni che vivono in famiglie che non sono particolarmente svantaggiate dal punto di vista economico, sociale e culturale, il fenomeno rimane sostanzialmente “ereditario”. Come in un circolo vizioso, la povertà economica ed educativa dei genitori viene trasmessa ai figli, che a loro volta saranno, da adulti, a rischio povertà ed esclusione sociale.
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