Non profit

Il non profit cambi nome. Quello giusto è no limits

Il vantaggio di vendere "immaterialità"

di Redazione

Dal punto di vista dell’uomo di marketing, la differenza più impressionante tra la vendita di un bene profit tradizionale (un auto, un cellulare, una vacanza) e la vendita di un bene non profit (una qualsiasi donazione ad un ente non profit) sta nell’immaterialità di ciò che viene scambiato. Nel primo caso, in cambio di soldi ricevo un po’ di “materialità”. Nel secondo caso, ricevo solo “immaterialità”. Immaterialità come qualcosa di “non finito”, qualcosa di “in-finito”. Infatti se uno ci guarda bene, per quanto possa essere “no limits” (cioè pieno di contenuti immateriali), un orologio Sector è sempre finito. Così, per quanto possa essere “per sempre”, un diamante Trilogy è sempre limitato ad un arco temporale. Nel non profit invece ogni marchio nasce infinito. Solo che noi lo riduciamo a “finito”.
Ciò che voglio dire è che il valore di ciò che si scambia nel rapporto fundraiser-donatore è potenzialmente sempre qualcosa di infinito. Ogni non profit nasce per essere senza limiti di prezzo, potenzialmente un bene e un “marchio infinito”. Non esiste potenzialmente una donazione limite ad Abo Project che sviluppa la ricerca sul cancro, anche se esistono Airc e altre mille associazioni che si impegnano sullo stesso fronte.
Ecco perché la causa sociale è il sogno di qualsiasi uomo di marketing: lanciare un prodotto che non ha limiti di prezzo, sul quale lavorandoci sopra costantemente, quotidianamente, con passione, dedizione si possono avere margini infiniti! Che sogno! Un prodotto che se posizionato bene, non ha problemi di erosione del margine.
Costruire il marchio di una non profit ha un potenziale ritorno mediamente più alto di un marchio profit, un ciclo di vita mediamente più lungo (Coca-Cola ha 100 anni di storia, ma la Chiesa Cattolica Romana ne ha più di duemila!) e una redditività potenzialmente straordinaria. Non si dovrebbe chiamare settore non profit, ma settore no limits. Ricominciamo a sognare?

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