Famiglia

Il Nobel? Roba da maschi, donne ai margini

Dei 770 premi Nobel assegnati fino a oggi, solo 35 sono stati riconosciuti a donne

di Gabriella Meroni

Donne ai margini, schiacciate da uomini che finiscono sempre per primeggiare. Prime della classe tra i banchi di scuola, ma poi mai abbastanza brave da spuntare un premio Nobel, o da ottenere l’assegnazione di una cattedra universitaria. E’ un quadro tutt’altro che roseo quello tracciato stamattina da Gustavo De Mita, dell’universita’ Federico II di Napoli e presidente della Federazione italiana delle societa’ biologiche, nel corso del workshop sull’approccio di genere in corso all’Universita’ capitolina ‘Roma Tre’. I numeri parlano chiaro. Dei 770 premi Nobel assegnati fino a oggi, solo 35 sono stati riconosciuti a donne. Ovvero solo il 4,4% del totale. E se ci si addentra fra le materie di assegnazione dell’ambita onorificenza, si scopre che per le donne e’ piu’ dura spuntarla quando si e’ alle prese con dottrine tradizionalmente considerate di appannaggio maschile. Qualche esempio? In fisica il Nobel e’ rosa solo per l’1,1% dei vincitori, in chimica appena il 2% – ovvero tre premi a fronte di 150 – in medicina si sale di poco toccando appena il 3,7%. In economia le donne collezionano uno 0% tondo tondo. Le cose vanno meglio in letteratura (10,5%), e naturalmente con il Nobel per la pace (11,4%). Senza dimenticare, ricorda De Mita, che spesso le donne il Nobel se lo sono divise. In altre parole, l’anno vinto in coppia. L’esempio piu’ calzante e’ forse quello di Marie Curie, passata alla storia con il marito Pierre. Anche la figlia, anni piu’ tardi, e’ riuscita ad aggiudicarsi l’ambito premio, segnando un primato: finora, infatti, si tratta dell’unica accoppiata madre-figlia da Nobel. Mentre, viceversa, di padri e figli da Nobel la storia sinora ne ha conosciute ben sei coppie.


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