Sostenibilità

Il no delle associazioni agricole al biofuel da materie prime

"Agroenergie solo da biomasse e scarti", queste le indicazioni di Coldiretti, Fedagri e Cia

di Redazione

La ‘mission’ dell’agricoltura e’ prioritariamente alimentare e quindi l’uso delle materie prime agricole per la produzione di biocarburanti in Italia non va incentivato. Un coro unanime si e’ levato oggi dalle organizzazioni agricole Coldiretti, Fedagri e Cia al convegno ‘Agroenergie integrate e futuro: challenger e agricoltura, impresa e innovazione tecnologica’ organizzato a Roma dalla fondazione Cloe presieduta da Marco Minniti. Per Stefano Masini della Coldiretti “gli indirizzi della Pac vanno calibrati tra alimentazione e produzione di bioenergie ma, tra le colture dedicate ai biocarburanti e la raccolta dei materiali di scarto, noi diciamo no alle prime”. Secondo la Coldiretti l’agricoltura deve continuare a produrre alimenti.

Dello stesso parere il presidente della Cia Giuseppe Politi, intervenuto al convegno che e’ stato ancora piu’ lapidario: “No grazie al biodiesel”, ha detto provocatoriamente, piuttosto “l’apporto dell’agricoltura all’energia pulita deve provenire dalle biomasse”. D’accordo anche il presidente di Fedagri Paolo Bruni che ha parlato a nome del coordinamento delle centrali cooperative. “Vent’anni fa -ha spiegato Bruni- eravamo in piena eccedenza di materie agricole e si potevano usare le materie prime per le agroenergie ma oggi la situazione e’ cambiata, i consumi sono cambiati. Dall’era dell’eccedenza si e’ passati all’era della carenza. Oggi l’utilizzo del grano e del mais e’ soprattutto alimentare”. Ma “di fondamentale importanza puo’ essere comunque l’utilizzo di sottomateriali come il biogas (da allevamenti zootecnici) e di biomasse”. Infine, per il presidente di Fedagri, il modello della cooperativa e’ l’idea per le bioenergie perche’ corrisponde a determinati requisiti quali la filiera corta e la vicinanza dei luoghi di produzione a quelli del consumo.

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