Salute

il neonato ministero della disabilità, mi fa pensare ad Orwell e “1984”

di Noria Nalli

Nel titolo di questo post ho riportato una riflessione, che ho pubblicato sul mio profilo facebook il giorno dell'insediamento del governo Conte. L'idea di crere un colosso della burocrazia, quale può essere un ministero, per occuparsi di questioni complicate e fluide, che riguardano le condizioni di vita ed il benessere di milioni di persone, mi ricordava sinistramente, il romanzo distopico di Orwell 1984, che parlava di un mondo retto da un regime dittatoriale dove tutto veniva controllato da appositi ministeri, come quello della verità.


A questo punto, mentre mi stavo crogiolando dei miei ricordi adolescenziali, riguardanti il libro, letto alle superiori, mi è arrivata una litasorpresa. Un'amica scrittrice di facebook, con cui avevo avuto pochissime interazioni, Laura Scaramozzino, ha pubblicato un commento davvero illuminante esintomatico di una comune sensibilità. Ve lo propongo!

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.