Welfare
Il Mutuo Soccorso, un’idea antica che guarda al futuro
L’esperienza della mutua sanitaria integrativa non profit Il Melograno di Roma che opera a favore degli appartenenti alle Forze Armate applicando il principio di sussidiarietà. Per battere la crisi economica e sociale con la cooperazione
Gli antichi Romani avevano pensato anche a quello. Già a quei tempi esistevano i “collegia opificum”, associazioni degli artigiani che fornivano assistenza in caso di malattia, povertà e vecchiaia. Ma è solo nella seconda metà del XIX secolo sono nate le prime Società Operaie di Mutuo Soccorso, come esperienze di associazionismo e mutualità per rispondere alla necessità di forme di autodifesa del mondo del lavoro.
Oggi c’è chi ha pensato di farle rinascere, in una versione più aggiornata e adatta ai nostri tempi di crisi economica e sociale. Ma il Mutuo soccorso torna in auge in un settore che registra grosse difficoltà di accesso da parte di una fetta di cittadini più colpiti: quello sanitario.
A Roma è nata infatti da pochi mesi Il Melograno Mutua, un’associazione mutualistica non profit dalla marcata inclinazione umana. Il motto, “Stare bene insieme” e la scelta del melograno come simbolo spiega bene la filosofia dell’iniziativa. L’adesione è volontaria e permette agli iscritti di beneficiare di un sistema di assistenza integrativo che si affianca al Servizio Sanitario Nazionale, ampliandone la rete di servizi e restringendo i tempi di attesa.
«Ma a differenza di un’assicurazione, il cui intento è raggiungere il profitto per poi ripartire gli utili tra gli azionisti, la nostra filosofia si basa sull’autofinanziamento e sulla divisione del rischio, per cui di anno in anno investiamo tutti gli utili a favore della collettività», spiega il fondatore Andrea Delfini, 46 anni, che alla sua idea ha dedicato la tesi per il Master Executive in Mutualità e Sanità integrativa conseguito quest’anno alla Facoltà di Scienze Politiche all’Università di Siena. «Guardiamoci intorno», continua Delfini. «La spesa sanitaria pubblica è ormai fuori controllo, complici i mutati scenari socio/demografici e le strategie di ripensamento nell’ambito dei costi pubblici, specie a livello regionale. La logica del contenimento della spesa generata dalla spending review ha spinto chi ne ha ancora la possibilità a rivolgersi a centri privati a pagamento. Cosa resta da fare alle persone con basso reddito? Senza contare poi i 9 milioni di persone che per ragioni economiche non hanno più alcun accesso alle prestazioni sanitarie. Eppure, l’articolo 32 della Costituzione riconosce un fine pubblico all’imprescindibile diritto alla salute. La Mutua Integrativa Sanitaria Il Melograno è nata per questo: sopperire all’aggravamento del deficit dello Stato Sociale e rispondere alla richiesta di legami sociali più intensi. Per battere la crisi con la cooperazione di tutti».
Ecco come lo stesso Delfini racconta la genesi della sua iniziativa: «Se dovessi far risalire la nascita dell’idea del Melograno, farei sicuramente riferimento ai tempi della scuola materna con il metodo Montessori, dove appresi la gioia di condividere, perché “condividere” è la keywords della nostra Società di Mutuo Soccorso ed in generale è il fondamento della Mutualità, dove tutti i Soci condividono il buono ed il non buono delle vicissitudini di tutti, partecipando con un contributo economico sostenibile, con il desiderio di non doverlo mai utilizzare, ma la consapevolezza di avere un paracadute da azionare in caso di necessità!».
Secondo Delfini oggi più che mai diventa di primaria importanza unirsi e dare sostegno concreto alle famiglie, specialmente nel settore sanitario, perché a causa della crisi economica quelle che non sono coperte dagli ammortizzatori sociali, devono essere sostenute per curarsi. «Da queste riflessioni anni orsono ho iniziato a guardare al mondo della Mutualità sempre con più attenzione, approfondendo la mia cultura attraverso un percorso formativo sia in settore sanitario che economico-legale che mutualistico in senso pieno, al termine del quale, grazie alla direttrice del mio Master in Mutualità e Sanità Integrativa, la professoressa Maria Vella dell’università di Siena, ho maturato l’idea di un progetto di Mutualità Integrativa, che si occupasse di un settore sociale ben definito. Dopo varie indagini socio-economiche e grazie al coinvolgimento di diversi stakeholder ho individuato un settore ben preciso sul quale creare un prodotto mutualistico che non esisteva, ovvero il settore delle Forze dell’Ordine e Forze Armate».
Fondata nel marzo 2017, il Melograno ha già firmato una serie importante di convenzioni e nel 2018 conta di raggiungere il pieno regime. «In termini organizzativi, ho scelto in accordo con i soci fondatori e il direttore generale, di utilizzare un modello che consentisse in fase di startup un profilo slim, con il ricorso ad un ampio uso dell’outsorcing, soprattutto del backoffice e utilizzando le professionalità proprie dei soci fondatori, per costruire le linee atrategiche», dice ancora Delfini. «Mi sentirò realizzato come ideatore e presidente della Società quando tutti i nostri Soci si sentiranno sereni nel procedere nella vita di tutti i giorni, sapendo che in caso di eventi avversi, il loro “Melograno” sarà pronto per ripararli».
La Società di Mutuo Soccorso Il Melograno, in mutualità mediata con la SNMS Cesare Pozzo, tutela gli appartenenti delle Forze Armate e dell'Ordine salvaguardando la salute di tutta la famiglia e la professione. Garantisce un sostegno per le spese sanitarie quali visite mediche, accertamenti diagnostici, analisi cliniche, ricoveri ospedalieri e interventi chirurgici, che periodicamente gli associati sono costretti ad affrontare.
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