Cultura

Il museo inclusivo

A Palazzo Grassi, museo d’arte contemporanea di Venezia, le porte si aprono a tutti. Oggi va in scena “mare d’inverno” la performance pensata dall’artista Anna Ramasco: un gruppo di sordi segnanti interpreterà i quadri di Martial Raysse

di Anna Spena

Lavorare sui giovani e aprire le porte a tutti. È questo l’obiettivo di Palazzo Grassi, tra i più importati musei di arte contemporanea italiani. Oggi un doppio appuntamento all'insegna dell'accessibilità.

<<Le attività di oggi>>, spiega Marina Rotondo, responsabile dei progetti editoriali e dei servizi educativi di Palazzo Grassi, << sono divise in due momenti. Il primo alle 15.00, rivolto ai bambini, che rientra nella nostra offerta didattica settimanale; un laboratorio dedicato a loro, in cui è sempre presente un interprete in lingua dei segni. È una cosa un po’ di principio che facciamo, crediamo fortemente nel museo inclusivo, le attività proposte devono essere per tutti. Nessun genitore deve chiamare per chiederci “Abbiamo un bambino sordo, possiamo portarlo?”. Il laboratorio che terremo oggi si chiama “Il mare d’inverno”. I bambini visiteranno le opere dell’artista che adesso è in mostra, Martial Raysse, e poi nello spazio didattico del museo, lavoreranno alla realizzazione di quadretti partendo dalle opere viste>>.

Alle 16.00 i bambini raggiungeranno gli adulti per diventare anche loro testimoni della performance nella lingua dei segni italiana LIS, pensata da Anna Ramasco, e appositamente concepita per la mostra di Martial Raysse.

<<La cosa speciale che si terrà oggi>>, anticipa Marina Rotondo, << è la performance per gli adulti. Un gruppo composto da circa venticinque sordi segnanti, guidati da Anna Ramasco, si aggirerà nelle sale del museo. Anna vede nella LIS una qualità e un contenuto artistico potente. È la seconda volta che lavora con noi, quello che fa lei è convocare questo gruppo di sordi di cui ormai è amica, che vengono e si vestono da spiaggia, indossano indumenti estivi in modo da ricreare l’atmosfera dei quadri di Martial Raysse, un artista pop che ha avuto il suo periodo di maggiore fortuna negli anni 60, e ha fatto molti quadri di sapore balneare. Lui ricrea questa atmosfera da Costa Azzurra da anni 60; è di grande entusiasmo e anche leggerezza>>.

“Mare d’inverno”, titolo della performance, è antitetico per una ragione precisa. <<Vedere questo gruppo di persone già vestite d’estate mentre tutti i visitatori sono vestiti per l'inverno crea un’atmosfera spiazzante ma insieme anche familiare>>. Spiega Marina Rotondo. <<Familiare perché mentre le vedi raffigurate nei quadri, queste figure, contemporaneamente, ti sembrano anche uscite dai quadri. Loro diventano qualcosa che fa parte dell’insieme. Si rivolgeranno ai visitatori in lingua dei segni e questa cosa è un'altra sorpresa che spiazza moltissimo il visitatore e lo coinvolge immediatamente. La lingua dei segni ha questo potere di coinvolgere le persone a cui si rivolge. L’azione è finalizzata alla diffusione della consoscenza della LIS, a favorire un superamento delle barriere tra chi sente e chi non sente>>.

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