Non profit

Il monito di Napolitano

Il J’accuse del presidente della Repubblica trova grande spazio sui quotidiani di oggi

di Franco Bomprezzi

Duro richiamo alla responsabilità di Giorgio Napoletano: «Nessuno è senza colpa», ma anche tanti racconti e storie tragiche e straordinarie nelle pagine in edicola




Anche oggi apriamo la rassegna stampa con IL CENTRO, il quotidiano abruzzese, organo simbolo di questi giorni drammatici. Oggi IL CENTRO apre con una grande foto dei campi e un titolo preoccupato sull’allargamento dell’area sismica. In prima pagina due opinioni di Vittorio Emiliani sulla ricostruzione e di Paolo Gambescia sul tema dell’identità e dell’attaccamento al territorio. Il quotidiano dedica ben 44 pagine al terremoto

“Esame di coscienza per tutti”, il CORRIERE DELLA SERA di oggi mette in apertura il monito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Nessuno è senza colpa. Molti sono stati coinvolti nella costruzione dei palazzi crollati. Deve esserci un esame di coscienza, ha detto il Quirinale in visita a L’Aquila. Intanto il Governo in attesa del decreto sulla ricostruzione che verrà varato dopo Pasqua, ha preso ieri una serie di misure antisisma. Lavoro autonomo: 800 euro mensili a commercianti, agricoltori e artigiani costretti a sospendere l’attività. Mutui: si potranno rinegoziare con gli istituti di credito. Bollette: sospesi per due mesi i pagamenti di luce, gas e telefono. Alloggi: 400 euro mensili alle famiglie che trovano una sistemazione autonoma e altri 100 se ci sono anziani o disabili. Farmaci: prevista la consegna senza ricetta per patologie acute e croniche. “Quell’Italia che ce la fa” è invece il titolo dell’editoriale del neo direttore Ferruccio De Bortoli che da oggi torna a siglare il primo giornale italiano: «Nei momenti di dolore collettivo si scoprono immagini indelebili di solidarietà, efficienza e unità d’intenti del nostro paese. Due su tutte: la dignità e la compostezza di chi ha perduto sotto le macerie un familiare, la generosità di tanti volontari anonimi».
Al terremoto abruzzese il quotidiano nei servizi interni oggi dedica nove pagine. Significativo il pezzo di Fiorenza Sarzanini sugli operatori della Croce Rossa impegnati a convincere le famiglie più refrattaria a lasciare le abitazioni. Un tema, quello degli irriducibile, sui cui il CORRIERE torna ancora dopo il servizio di ieri. Il livello di pericolo rimane altissimo (Giulio Selvaggi, direttore del Centro terremoti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia dice che «Il tremore potrebbe durare altri sei mesi»). Nella località San Martino in un garage ci sono 25 persone. «La nuova casa della signora Maria Domenica, 66 anni, ora è questa. Ci ha portato tutta la famiglia, compresi nipoti e pronipoti, tre bambini che hanno fra i dieci  e i due anni: mio marito ha il cancro, quell’altra donna sta sulla sedia a rotelle. Andare nella tendopoli è impossibile. E poi stavamo costruendo questa palazzina con i risparmi di una vita, non potrei mai abbandonarla».
“Leggi antisismiche, in Italia solo proroghe”: dopo il sisma dell’Aquila votata una mozione per annullare l’ennesima proroga che rinviava tutto al giugno 2010. I precedenti però sono poco incoraggianti. Irpinia, Valtellina, Sarno e San Giuliano, ogni volta le norme sono state accantonate finita l’emergenza.

“Napolitano: «Nessuno è senza colpa»”. Il monito del presidente apre anche la prima pagina de LA REPUBBLICA. Visitando L’Aquila Napolitano ha commentato che vi sono «responsabilità di molti per le norme antisismiche». Diverso il parere del premier: «non credo al dolo, ma si indaghi». C’è però poco da credere e molto da verificare, come dimostra l’inchiesta di Carlo Bonini che parte in prima e si sviluppa a pagina 3: “Palazzi costruiti con la sabbia del mare ecco perché il terremoto li ha sbriciolati”. In sostanza le fondamenta delle costruzioni sono state corrose dal sale contenuto nella sabbia, impiegata ovviamente per risparmiare (il margine sale così al 60%). Bonini sente direttamente i costruttori che ammettono candidamente che se ben fatto un palazzo doveva reggere dato che l’accelerazione di domenica notte era «tutt’altro che irresistibile», come afferma Paolo Clemente ingegnere della task-force Enea-Protezione civile. L’Ance avverte che caccerà i colpevoli. Diverso l’oggetto, ma analoga la conclusione dell’inchiesta di Attilio Bolzoni che invece si dedica al terreno, al cemento armato e alle pendenze: “Pilastri marci e acciaio liscio viaggio nel palazzo della morte”. A proposito di responsabilità, Carlo Alberto Bucci riferisce di una lettera scritta da Matteoli il 10 febbraio 2009 a Berlusconi e Tremonti, nella quale il ministro esprimeva la sua «assoluta contrarietà» alla proroga delle norme antisismiche introdotta come emendamento dal senatore Pdl Gabriele Boscetto (il rinvio è di un anno e il senatore lo spiega così: «ingegneri e imprenditori chiedevano più tempo per adeguarsi alle nuove regole», regole messe nero su bianco nel 2003…)

“Bonus per il lavoro autonomo”: taglio ovviamente economico per il titolo di apertura de IL SOLE 24 ORE, che richiamato nel sommario il monito di Napolitano e il lutto nazionale di oggi, riferisce la decisione del governo di sostenere le attività commerciali e imprenditoriali con un’indennità di 800 euro mensili. Alle famiglie sfollate vanno 400 euro (che salgono a 500 per gli anziani e i disabili). Il quotidiano di Confindustria (da oggi diretto da Gianni Riotta che in una nota ringrazia per l’opportunità di lavorare al SOLE «nella stagione che trasformerà il mondo») dedica all’Abruzzo sei pagine interne, in cui dà conto della visita di Napolitano (che elogia Bertolaso per la prontezza degli interventi), dello scetticismo del premier circa il dolo nella costruzione degli edifici.  A pagina 3 Davide Colombo riferisce delle decisioni del Consiglio dei ministri: i bonus del titolo, lo stanziamento di 100 milioni per l’emergenza, il blocco dei pagamenti per gli autonomi e dei mutui (Berlusconi al termine della conferenza stampa ha anche annunciato incentivi per chi adegua la propria casa con nuove tecnologie antisisma). Per far fronte a queste spese impreviste il governo penserebbe anche al Lotto (una lotteria ad hoc) e al taglio dei prezzi dei farmaci a brevetto scaduto, ovvero i generici.

“La Via Crucis” è il titolo de IL GIORNALE, che continua con il suo stile di titoli secchi sulla tragedia. Prima pagina efficace con le foto di una cinqunatina delle 287 vittime. All’interno due pagine con le storie delle vittime in pillole. Ovviamente grande elogio dell’azione del governo. Un sondaggio dice che la Protezione civile oggi è promossa da otto italiani su dieci. E anche sulla stampa estera le abituali schizzinosità su Berlusconi sembrano lasciare il posto a un riconoscimento dell’eficcacia della sua azione. IL GIORNALE in particolare mette in risalto la cover del Frankefurter Allegmeine Zeitung, il più importante quotidiano tedesco, che riconosce l’attivismo di Berlusconi.
Luciano Gulli racconta gli 800 sfollati che dormono sui treni alla stazione dell’Aquila, tra loro ci sono anche 6 padri cappuccini e molti anziani e disabili. Ma è buona l’efficienza dell’assistenza, curata dal 118 lombardo.

“Bertolaso, tre anni di tagli”. ITALIA OGGI ricostruisce una vicenda emblematica: negli ultimi anni i fondi alla protezione civile sono stati erosi in continuazione. La prima denuncia di Bertolaso è datata 2006, appena insediato Prodi: mi hanno tolto 79 milioni in sei mesi, 10 dei quali per costruire quell’inutile mausoleo che è il Museo di arte contemporanea di Roma (il Maxxi). Nel 2008 il fondo ammontava a 196 milioni; nel 2009 è stato tagliato a 142. E per il 2010 è previsto addirittura un – 29,58%.

“Cemento mori” è il titolo de IL MANIFESTO in prima pagina a sfondare sulla fotografia di una dolente che appoggia la mano su una bara e che fa sembra fare il verso a “memento mori”. Quattro le pagine dedicate al sisma riassunte nel richiamo in prima “Oggi a L’Aquila i funerali delle vittime. 281 i corpi recuperati, ma ci sono ancora dispersi. Il capo dello stato visita l’Abruzzo e accusa: “Troppi crolli, responsabilità diffuse». Il governo rinvia il decreto per l’emergenza a dopo Pasqua. Annuncia 70 milioni e promette altri soldi. Di sicuro però c’è soltanto il taglio di 510 milioni alla «prevenzione sismica e alla messa in sicurezza delle scuole e dei beni culturali» deciso dall’esecutivo in dieci mesi». Sempre in prima il commento di Ida Dminijanni “Ode al grande paese” dove si legge: «L’ode in rima baciata al Grande Paese, invece, qualche commento se lo merita. Ci mancherebbe pure che non fossimo solidali, che non accorressimo in soccorso, o che tutti ce ne andassimo gaudenti al mare dotati di crema abbronzante secondo i consigli di chi sappiamo. Ma quando  l’elogio della società civile deborda in bocca alla compagnia di governo, rafforzato per giunta dalla sistematica ingiunzione di “lasciar perdere la politica” di fronte all’ira degli elementi, non si tratta più di un omaggio alla virtù civica, ma di una autodimissione dalla virtù politica (…)».
Sempre in prima inizia il commento di Paolo Hutter “La dannosa sottoscrizione”. «(…) Che senso hanno tutte queste collette e sottoscrizioni che ci bombardano e circondano? A chi vanno i soldi che si raccolgono, con che criteri? Ma soprattutto: a chi evitano di tirar fuori i soldi, a chi consentono di risparmiare e su che cosa? (….) Certo farebbe comodo al governo non modificare i propri programmi economici, perché mezzo miliardo di euro gli arriva dalla commozione popolare e non li deve stanziare. (…) Lo stato – cioè tutti noi come contribuenti – ha il dovere di assistere gli sfollati e deve avere il coraggio di tassarci se c’è bisogno, e di fermare le spese inutili o non prioritarie. Come il Ponte sullo stretto, le nuove autostrade, la Tav (…) Dopo il disastro annunciato dell’Abruzzo, prima dei prossimi disastri annunciati diciamo basta all’esagerazione edilizia, alle costruzioni sregolate, al mito dell’aumento delle cubature (…)».

“«Esame di coscienza, per tutti»” è il titolo di apertura di AVVENIRE. L’occhiello “Abruzzo ferito” domina fino a pagina 10. Il presidente Napolitano si commuove tra le macerie di Onna, rimane colpito dalla dignità delle persone ed elogia i soccorsi ai terremotati. Ma parla anche di «irresponsabilità diffuse»: «nessuno è senza colpa», dice. In vetrina, voci dalle macerie: tre testimonianze di speranza (la madre, la volontaria, il sacerdote) in mezzo al disastro. Il quotidiano dedica sempre ampio spazio alle testimonianze: “Quelli che non mollano. L’ordinario eroismo di chi non si arrende”. C’è poi la solidarietà della chiesa italiana a monsignor Giuseppe Molinari (nella sezione Catholica del quotidiano e sul sito, si trovano i testi delle omelie di Benedetto XVI, quella del mattino e la messa in Coena Domini della sera), l’impegno della Caritas nell’ assistere gli anziani che non vogliono abbandonare la loro terra e dormono in auto, la vicinanza dei movimenti (i Focolari, che mettono a disposizione alloggi: il Rinnovamento nello Spirito Santo, con le offerte; Unitalsi, presente con oltre cento volontari e 25 mezzi attrezzati; il Movimento per la vita, che si offre di ricostruire la sede dell’Associazione e il Centro di aiuto alla vita). Un nota bene sulla sicurezza: “Con i carabinieri a caccia di sciacalli spuntano le prime ronde “fai da te””: «la paura dei ladri», si dice «è ormai una psicosi».

“Serve un esame di coscienza” è l’apertura de LA STAMPA. La commozione del presidente Giorgio Napolitano, ma anche parole forti: «Nessuno è esente da colpe». Invitando a un esame di coscienza collettivo, chiede che vengano fatti accertamenti sulle responsabilità dei crolli. Ma è l’emozione e la solidarietà che ha prevalso nella visita del Capo di Stato, che si intrattiene con la gente, parla coi sindaci e la protezione civile, respinge i fotoreporter «troppo invadenti». In primo piano i provvedimenti del governo per fare fronte al disastro abruzzese: l’annuncio di altri 70 milioni di euro per l’emergenza, aiuti alle imprese, mini-stipendio alle famiglie, 171 strutture alberghiere messe a disposizione degli sfollati, studenti promossi anche al di sotto dei 200 giorni di presenza in aula, l’azzeramento delle commissioni per la rinegoziazione dei mutui, 30mila ricariche da 20 euro regalate dalla Telecom. Un piccolo box sottolinea che l’immagine del premier, reattivo e partecipe di fronte al disastro, sta uscendo rafforzata sui media internazionali (“Silvio promosso da El Paìs e Cnn). Un reportage descrive il tentativo di tornare alla normalità (“Pane e jeans. È la vita che riparte”) e il pranzo di Pasqua offerto da cento grandi chef, da don Alfonso a Sant’Agata dei due golfi, a Pinchiorri, a Bottura ecc. Varie aziende/consorzi/federazioni doneranno le materie prime: 4mila kg di mozzarella di bufala dal Consorzio per la tutela della mozzarella Dop di Napoli, Coldiretti fornirà l’agnello, Fedagri penserà ai formaggi, i panificatori della Fippa faranno il pane sul posto e porteranno mille colombe artigianali che si aggiungeranno alle 15mila donate dalla Nestlé, mentre acqua, succhi di frutta e bibite saranno offerte dalla Coca-Cola. Al prenzoi parteciperà anche Gianfranco Fini. Un bel reportage racconta il punto di vista dei piccoli “Giocare? E chi ci pensa più” e 5 domande ala psicologa dello sviluppo Silvia Bonino (“La scoperta più dura: papà non è invincibile”).

 

E inoltre sui quotidiani di oggi:

CRISI
CORRIERE DELLA SERA – Sequestro lampo per i dirigenti della Fiat (due belgi e un italiano) nella filiale belga di Chaussèe de Louvain. I tre sono stati trattenuti per oltre quattro ore dai dipendenti che protestano contro il piano di ristrutturazione che prevede tagli di organico. La metà dei tagli riguarderebbe dipendenti impegnati in attività sindacali.



OBAMA
IL GIORNALE – Polemica contro la decisione presunta del presidente americano di fare una maxi sanatoria per i 12 milioni di clandestini. I repubblicani sarebbero sul piede di guerra. La notizia è stata pubblicata ieri dal New York Times: una mossa dell’amministrazione per sondare l’opinione pubblica.

SICUREZZA
IL GIORNALE – Una paginata per raccontare i rapporti tesi tra Berlusconi e la Lega in particolare sulla questione sicurezza. La Lega è spaventata dall’idea dell’election day che porterebbe il referendum al quorum e la penalizzerebbe a livello elettorale (premio di maggioranza non alla coalizione ma al partito della coalizione che prende più voti), La vicenda del terremoto rende più difficile la mediazione di Berlusconi: il Pd propone infatti che i soldi risparmiati con l’accorpamento del voto finiscano alle zone terremotate.

SANS PAPIER
IL MANIFESTO – In Francia le associazioni di difesa degli immigrati contro la legge che confondi chi aiuta i clandestini e i passeurs “Ho aiutato un «sans parier»: cinquemila autodenunce” Nella pagina dedicata al reportage effettuato sulla frontiera greco – turca con i migranti, il piè di pagina è dedicato alle proteste francesi contro il cosiddetto “reato di solidarietà” che confonde chi aiuta per motivi umanitari un clandestino e i passeurs che organizzano il traffico umano.

SEQUESTRI
AVVENIRE – “Nigeria, ore di trattative serrate per il falegname italiano rapito”. La Farnesina ha attivato tutti i canali per il rilascio di Giuseppe Canova, il falegname 60enne di Castione della Presolana rapito ad Abakaliki. L’uomo si era trasferito in Nigeria all’inizio del 2009 dopo aver accettato insieme ad altri artigiani della zona la proposta di un’azienda locale legata alla Marlum Construction. Si sospetta che un basista abbia aiutato i sequestratori.

CHIESA
AVVENIRE – “Il papa conferma Tettamanzi. A Milano ancora per due anni”. Il rituale della lavanda dei piedi compiuto ieri dall’arcivescovo in Duomo è stato dedicato a 12 volontari del Fondo famiglia-lavoro, il fondo creato per sostenere le famiglie in difficoltà durante la crisi. Come in tante parrocchie anche in Duomo la colletta raccolta andrà ai terremotati abruzzesi.


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