Sostenibilità

Il mondo ha la febbre, facciamogli un check up

Paese per Paese, ecco la mappa di chi sta meglio e chi sta peggio sulla terra. Tutte le cifre sull’anno appena concluso e qualche previsione per il 2000

di Federico Cella

Anno nuovo, mondo nuovo? Il 1998 non ha portato modifiche sostanziali alla vita sul nostro pianeta, che rimane caratterizzata da diseguaglianze economiche e sociali, da qualche segnale positivo e dai molti negativi, da nuove povertà, da nuovi movimenti migratori, da sempre più allarmanti problemi energetici e meteorologici. Il Rapporto 1998 dell?Undp, l?Agenzia Onu per lo Sviluppo umano, ha valutato il mondo (abitato da quasi sei miliardi di persone) tramite il concetto di consumo, con due notazioni: l?espansione dei consumi ha raggiunto il record di 24 miliardi di dollari; la constatazione che il sistema attuale del consumo non permette uno sviluppo realmente ?condiviso, potente, socialmente responsabile e sostenibile?. Perché, rende noto il Rapporto Undp, 4,4 miliardi di persone non hanno un servizio sanitario di base; un terzo della popolazione non ha accesso all?acqua potabile; un quarto non ha un alloggio adeguato; un quinto non ha una dieta sufficiente. Il 20% più ricco della popolazione mondiale registra l?86% del totale dei consumi privati, il 20% più povero l?1,3%. Il 20% più ricco consuma il 45% della carne e del pesce, il 58% dell?energia totale, ha il 74% delle linee telefoniche, consuma l?84% della carta, possiede l?87% dei veicoli, mentre il 20% più povero, rispettivamente, il 5%, meno del 4%, l?1,5%, l?1,1% e meno dell?1%. Il Rapporto si conclude con una riflessione: la dinamica dei consumi di oggi deve essere cambiata per un reale sviluppo umano, a livello mondiale, domani. Ma vediamo nel dettaglio altre cifre che possono aiutarci a capire su quale pianeta stiamo viaggiando verso il 2000. Demografia e famiglie: Svezia la più vecchia, baby boom in Palestina I Paesi occidentali invecchiano, quelli in via di sviluppo ringiovaniscono: la Svezia è il Paese più anziano, con il 17,3% della popolazione sopra i 65 anni (segue l?Italia, con il 16,1); i Territori palestinesi sono i più giovani, con il 51,7% della popolazione che ha meno di 15 anni. I tassi di fertilità dei Paesi sono alti nei Pvs (nei Territori palestinesi ogni donna ha in media 8 figli) e bassi in quelli sviluppati (in Italia 1,19 bambini per ogni donna). I nuclei familiari sono quindi molto numerosi nei Pvs (anche per motivi di mancanza di abitazioni: Gabon 8,3 persone per nucleo) e scarsi nei Paesi ricchi (Danimarca: 2,2). Lavoro ed economia: Brasile primo nei debiti, la Cina è la più aiutata I l Pil a livello mondiale è di 29.510 miliardi di dollari, con una distribuzione che vede 23.614 miliardi nei Paesi industrializzati, 2.106 in Asia, 1.754 in America Latina e 682 in Africa. Molti i Pvs (ma anche i Paesi dell?Est europeo) con un elevato debito estero: conduce il Brasile con 179.047 milioni di dollari, quinta la Russia con 124.785. Il Giappone è in assoluto il Paese che ha compiuto maggiori donazioni verso Paesi esteri (9.439 milioni di dollari, Italia settima con 2.416), ma in rapporto al Pil, conduce la Danimarca (1,04%, Italia ventesima con lo 0,20%); maggiore destinataria degli aiuti la Cina (con 2.617 milioni di dollari), seguita ?incredibilmente? da Israele, con 2.217 milioni. Istruzione: Africa e Medioriente i meno alfabetizzati Per quanto riguarda l?accesso all?istruzione, si può notare un importante aumento degli iscritti alle scuole elementari in alcuni Pvs: in Gabon si è raggiunta la cifra del 142% relativamente alle classi anagrafiche (il che significa che si sono iscritti alle scuole di base anche alunni fuori età), ma ancora molti sono i Pvs con pochissimi iscritti: conduce il Bhutan con il 26%, segue il Niger con il 29%. Africani e mediorientali, i Paesi meno alfabetizzati: il Niger ha solo il 13,1% degli adulti, il Burkina Faso il 18,7%. Salute e causa di morte: ricchi e poveri divisi anche nei mali Le più alte percentuali di mortalità, sia in assoluto che relativamente all?infanzia, sono concentrate in Africa (eccezion fatta per l?Afghanistan, al quarto posto tra i Paesi con la più alta mortalità con il 21 per mille, e terzo per la mortalità infantile con 165 per mille). Per quanto riguarda le cause di morte, dati allarmanti riguardano il cancro: ci sono almeno venti Paesi in cui le possibilità di morire per tumore riguardano un quarto della popolazione (Olanda prima con 25,7% di popolazione a rischio, Italia ottava con il 24,5%). I casi di malattie infettive, invece, riguardano soprattutto i Pvs: la malaria, nel 1994, ha contagiato nel Malawi 48.116 abitanti su 100 mila (seguono Zambia, 42.465, e Tanzania, 25.899). Anche i casi di Aids riguardano soprattutto i Paesi poveri (Zambia 543 su 100 mila, Zimbabwe 534), ma non solo: Usa, 227 casi, Spagna, Italia. Energia e ambiente: dal Kuwait a Milano ecco chi inquina di più Stati Uniti, Cina e Russia si dividono il podio come maggiori produttori, ma anche consumatori di energia. Tra gli esportatori, ai primi tre posti l?Arabia Saudita, la Russia e il Canada. Per quanto riguarda l?ambiente, il Paese che abbatte più alberi è il Brasile, gli Stati Uniti sono, invece, il Paese che ne pianta di più. Sul versante dell?inquinamento, il Kuwait si pone al primo posto per le emissioni di anidride carbonica (Italia trentatreesima con 7,2 t). Tra le città del mondo, Milano si pone al primo posto per le emissioni di ossido di azoto, e al diciottesimo per le emissioni di anidride solforosa (al primo posto Teheran). Per quanto riguarda i rifiuti solidi tossici e nocivi, il Belgio è al primo posto, con 2.731 kg pro capite (Italia diciassettesima con 59 kg). I rifiuti industriali vedono primi gli Usa, con 485,4 kg pro capite, e così anche per i rifiuti solidi urbani, con 730 kg pro capite. Beni di consumo: Finlandia col cellulare, la Norvegia ama i libri I consumi rappresentano un chiaro termometro del benessere di un Paese. I Paesi con le percentuali più alte di possesso di beni di consumo sono anche i Paesi più ricchi. Televisori: al primo posto ci sono le Bermuda, con 1,2 persone per apparecchio (Italia quindicesima con 2,2). Linee telefoniche: Svezia 1,5 persone per apparecchio (Italia diciottesima con 2,2). Computer: Stati Uniti con 45 persone su cento (Italia ventitreesima con 15,8). Telefoni cellulari: Finlandia con 41,9 abbonati su cento (Italia undicesima con 20). Libri venduti: Norvegia, con 132 $ spesi pro capite (Italia ventesima con 45 $). Internet: Stati Uniti leader con 20.623.995 host (Italia undicesima con 243.250). Lo stato del mondo: l’Italia a confronto Popolazione (1996 in migliaia): Italia: 57.200 – Cina 1.232.100 – San Marino 25 Tasso di natalità (nati vivi per 1000 abitanti, 1995-2000): Italia 9,1 – Afghanistan 53,4 – Estonia 9 Tasso di mortalità (numero per mille abitanti): Italia 10 – Ruanda e Sierra Leone 2 – Kuwait 27 Tasso di crescita popolazione (% media annua, 1990-2000): Italia 0,03 -Afghanistan 5,51 – Lettonia -1,13 Speranza vita (anni, 1995-2000): Italia 78,3 – Giappone 80 – Sierra Leone 37,5 Mortalità infantile (numero per mille nati vivi, 1996): Italia 6 -Finlandia, Giappone, Singapore e Svezia 4 – Niger 191 Matrimoni, divorzi (numero per mille abitanti, 1996): Italia m.4,7 d.0,6 – m. Cuba 17,1 d. Cuba 6 – m. Qatar 2,5 d. Guatemala e Nicaragua 0,2 Tasso alfabetizzazione (% adulti, 1994-95): Italia 98,5 – Lettonia e Tagikistan 100 – Niger 13,1 Pil pro capite (in Us $, 1996): Italia 19.930 – Lussemburgo 45.750 – Mozambico 84 Tasso inflazione (%, 1996-97): Italia 2 – Bulgaria 1.082,6 – Etiopia -5,1 Spesa sanità (% del Pil, 1996): Italia 7,7 – Stati Uniti 14,2 – Sudan 0,3 Spesa istruzione (% del Pil, 1995): Italia 8 – Botswana 9,6 – Indonesia, Birmania, Nigeria 1,3 Spesa difesa (% del Pil, 1995): Italia 4 – Somalia 38 – Lussemburgo 1 Crescita economica (% media annua di aumento del Pil reale, 90-96): Italia 1,2 – Cina 12,3 – Georgia -26,1 Forza lavoro (% sulla popolazione, 1996-1997): Italia 40,3 – Singapore 57 – Iran 26 Abitanti per medico (in migliaia nel ?96): Italia 211 – Cuba 193 – Ciad, Eritrea, Gambia e Malawi 50.000 Tv per abitanti (numero persone per apparecchio, 1996): Italia 2,2 -Bermuda 1,2 – Comore 0 Tasso motorizzazione (numero automobili per mille abitanti, 1996): Italia 568 – Libano 731 – Rep. Centrafricano Somalia e Tagikistan 0,1


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