Volontariato
Il mondo (digitale) è piccolo
Come promuovere pace e sviluppo puntando sul web (e sui giovani)
La Fondazione Mondo digitale, promotrice della Conferenza sull’innovazione sociale, è l’anima
del Global Junior Challenge 2009, una sfida per ragazzi con una marcia in più
Maria è una ginnasiale di Matera. Ha letto La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, le è piaciuto e ha scritto una recensione. Gerardo, un coetaneo dello stesso liceo Duni, l’ha tradotta in inglese. Il risultato è uscito sul mensile Matera online news – Mol. Giornalismo più traduzione sommati a tecnologia eguale scuola innovativa. Mica male, no?
Non pensiate però che quelli di Matera siano mosche bianche. Il loro è uno dei 109 progetti finalisti al Global Junior Challenge 2009, concorso promosso dallaFondazione Mondo digitale di Tullio De Mauro, che punta i riflettori su iniziative che, con l’aiuto delle nuove tecnologie, promuovano sinergie e alleanze in nome della cittadinanza, della solidarietà, della partecipazione. E molti dei progetti sono italiani. La stessa Fondazione Mondo digitale, che promuove l’apprendimento e l’uso delle tecnologie digitali puntando alla realizzazione di una società della conoscenza che coniughi innovazione, educazione e inclusione, ha poi organizzato la prima Conferenza sull’innovazione sociale che si svolge a Roma dal 7 al 9 ottobre. Studiosi politici ed esperti discutono del rapporto fra innovazione e imprenditoria sociale.
Ma torniamo al Global Junior Challenge 2009. Oltre al lucano Mol, che partecipa nella sezione fino ai 18 anni, in quella per gli under 10 c’è un altro progetto che supera i confini della scuola. È il cartone animato realizzato dagli alunni delle elementari di Cassola (Vicenza), intitolato Blablabla i bambini ci mandano a dire. Nato dall’impegno condiviso di molte classi, costituisce un percorso moderno per esprimere il proprio punto di vista: adulti, fate sì che i vostri discorsi si intreccino? Un appello che è anche una riflessione sulla cittadinanza.
Infine la categoria under29, dove l’idea di cittadinanza è più matura ed esigente. Prova ne sia il portale www.youmap.eu: giovani “mappers” di diverse metropoli (Roma, Madrid, Parigi, Barcellona, Berlino e Ankara) che ripensano lo spazio urbano scortati dalle esperienze personali e sociali. Sempre di gittata internazionale, ma con una vocazione più solidaristica, infine, è l’iniziativa di Patologi oltre frontiera, un’associazione di medici che, fra i numerosi progetti in Africa, ha creato in Zambia un laboratorio di telemedicina mandato avanti da due specializzandi in anatomia patologica dell’università di Milano Bicocca.
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