Politica

Il Molise vuole la cooperazione

Regione Molise. Legge regionale 23 del 21 ottobre 1997. Norme in materia di cooperazione allo sviluppo. Bollettino ufficiale n. 21 del 31 ottobre 1997.

di Alba Arcuri

«La Regione riconosce nella cooperazione internazionale, attuata secondo i principi di pace, giustizia e solidarietà e nel rispetto dei diritti fondamentali dell?uomo, la condizione imprescindibile per lo sviluppo globale dei popoli e delle nazioni».
Così esordisce il testo di legge promulgato il 21 ottobre scorso dalla giunta regionale molisana con lo scopo di promuovere sia iniziative specifiche che la diffusione di una cultura della cooperazione allo sviluppo.
In questo senso la Regione, nel rispetto della normativa vigente, nazionale e internazionale, intende favorire attraverso finanziamenti ai soggetti gestori i progetti che si muovono in questa direzione.
Un ruolo fondamentale viene perciò affidato agli organi deputati all?educazione e alla formazione (scuole e università), attraverso le quali si intendono promuovere le seguenti attività: iniziative di ricerca, studio, informazione sui temi della pace, dello sviluppo, della autosufficienza alimentare, della promozione della donna del miglioramento delle condizioni dell?infanzia e tutela dei diritti fondamentali; progetti volti a rimuovere gli ostacoli di inserimento sociale degli immigrati, e a conservare i legami con la cultura e la terra d?origine; attuazione di interventi straordinari per fronteggiare calamità naturali o situazione di particolare indigenza tali da minacciare la sopravvivenza di intere popolazioni.
In questo senso, la Regione, come si legge nell?articolo 5 del testo, si impegna a sostenere le attività promosse dalle organizzazioni non governative e dalle associazioni di volontariato per la cooperazione internazionale che abbiano sede in Molise, con riferimento sia agli interventi da svolgere nei Paesi in via di sviluppo, sia da realizzare sul territorio regionale. Dal punto di vista finanziario l?amministrazione si impegna inoltre a rafforzare le capacità di autofinanziamento degli enti non profit.
La giunta, da parte sua, previa consultazione con la presidenza del Consiglio dei ministri e con il ministro degli Affari esteri Lamberto Dini, interverrà con lo stanziamento di una somma (massimo 500 milioni di lire) a favore di quelle popolazioni colpite da eventi calamitosi.
Dal punto di vista del coordinamento delle attività, la Regione ha istituito un Comitato tecnico consultivo, mentre per le funzioni di servizio (la banca dati e il supporto alle attività), aderirà all?Osservatorio interregionale per la cooperazione allo sviluppo costituito come struttura associativa tra le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano.

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