Non profit

Il modello toscano, ecco la Magna Carta

È stato presentato agli Stati Generali da Francesca Velani vicepresidente di Promo PA Fondazione. Un progetto sostenuto da Cesvot e Regione Toscana

di Giuseppe Frangi

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana – MiBAC. Coordinamento scientifico e organizzativo di Promo PA Fondazione.
Nell’ottobre 2010 Cesvot organizza a Lubec un incontro sullo stato dell’arte del volontariato in Toscana, da cui emergono le criticità su ruoli e ambiti di intervento del volontariato nel settore dei beni culturali. In ottobre 2011, a Lubec, è stata presentata la prima versione della Magna Charta che si divide in due: documento di principi e bozza di convenzione tipo.

Scaturita da una indagine che raccoglie “la voce del territorio toscano”, propone i risultati dell’ascolto e del confronto emersi dall’indagine online e dalle  interviste fatte durante il 2011 ai testimoni del mondo del volontariato e delle istituzioni (indirizzario regionale di 1200 soggetti) – messi a confronto con la letteratura esistente ed i lavori precedentemente svolti .

La sperimentazione. Obiettivi della fase attuativa – che ha coinvolto 22 soggetti tra associazioni e musei/parchi archeologici, sono stati: pervenire alla stesura definitiva della convenzione e supportare le strutture aderenti alla sua attuazione; realizzare un progetto congiunto tra volontari e luoghi della cultura;  individuare e colmare le carenze formative nei settori della comunicazione, accoglienza e sicurezza attraverso un percorso formativo congiunto e dedicato di associazioni e musei. Dalla formazione è altresì scaturita una pratica guida per il volontario.

 Obiettivo della convenzione definitiva è – oltre naturalmente chiarire  la parte regolamentare – suggerire azioni funzionali ad ottimizzare la presenza attiva di volontari nell’ente stesso. In particolare: mostrare l’impegno assunto sia verso il personale di ruolo, sia verso i volontari; chiarire perché si incoraggia la presenza dei volontari; scoraggiare da prendere decisioni repentine che posso creare ripercussioni negative nel lungo periodo; dimostrare l’impegno nei confronti della comunità.
 


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