Cultura

Il modello di città

Creare un modello di città sostenibile in cui il rispetto del patrimonio storico sia coniugato con l’innovazione urbanistica, è l'obiettivo del progetto di Fondazione Politecnico

di Carmen Morrone

Fino a Samarcanda passando per Strumica, Nukus, Bukhara, Lviv, Prizren, Surazh, Klintsy, Berat, Gaziantep e Eskishehir. Sono le 11 città di 7 paesi dell’Europa dell’Est e dell’Asia coinvolte nel progetto Historic City Conservation and Urban Regeneration che fa parte dell’iniziativa Città sostenibili in Europa e Asia Centrale finanziato da World Bank e realizzato dalla Fondazione Politecnico di Milano in collaborazione con il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’Ateneo e con la società Systematica che si occupa di Town & Transport Planning. Il progetto, presentato oggi, è iniziato alla fine del 2011 e durerà un anno.

L’obiettivo è creare un modello di città sostenibile in cui il rispetto del patrimonio storico sia coniugato con l’innovazione architettonica e urbanistica, i flussi di traffico e i livelli di inquinamento siano minimizzati e le potenzialità economiche sfruttate al meglio. Inoltre, gli interventi dovranno essere pianificati in modo da contenere i costi. Tale modello potrà essere applicato non solo alle città coinvolte, ma esteso anche ad altre realtà.

«Questo progetto, che ci vede coinvolti a fianco di un soggetto autorevole quale la Banca Mondiale, è sicuramente una delle nostre iniziative più prestigiose. La Fondazione Politecnico di Milano è da tempo attenta ai temi del recupero urbano, della mobilità, dell’ambiente, dell’architettura e del design. Aspetti sui quali si basa lo sviluppo sostenibile delle nostre città che, grazie a un ampio patrimonio di esperienze, hanno saputo coniugare tradizione e modernità, diventando un esempio a livello internazionale. Grazie alle competenze di alto livello presenti nell’ateneo, il Politecnico di Milano si è poi accreditato quale interlocutore di primo piano» dichiara il Presidente della Fondazione, Giampio Bracchi.

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