Un ritorno con il botto. Giuseppe Di Capua, 2 ori olimpici e 11 medaglie mondiali come timoniere dei fratelli Carmine e Giuseppe Abbagnale, ha conquistato ai Mondiali di para-rowing, il canottaggio per disabili in Corea del Sud la medaglia d’argento nel 4 con come timoniere (che in questa disciplina è normodotato) dell’equipaggio composto da Paola Protopapa, campionessa paralimpica a Pechino 2008, Lucilla Agliti, Tommaso Schettino e Omar Airolo.
Una nuova vita sportiva, quella di Peppiniello, classe 1958, che è cominciata con una chiamata. Quella del presidente federale ed ex compagno di barca Giuseppe Abbagnale e del Direttore tecnico Giuseppe la Mura, suo ex allenatore. Una proposta, quella di guidare il 4 con, a cui Di Capua, 155 centimentri da Castellamare di Stabia (anche se è nato a Salerno), ha aderito con entusiamo. E da qualche mese, smessi i panni dell’imprenditore dolciario a tempo pieno (la sua famiglia è proprietaria di un biscottificio), si è rimesso ad allenarsi. Ha perso qualche chilo e ha ricominciato a vincere, con l’aiuto della sua squadra, a 25 anni e a poche miglia dalla sua seconda e più famosa impresa olimpica quella di Seul 1988.
“Questi ragazzi sono stati fantastici e io li ho solo guidati – dice Peppiniello – io ho fatto solo quello che so fare e cioè partire per vincere”. L’argento è un buon inizio, ma Di Capua punta il suo quarto appuntamento a cinque cerchi, alle Paralimpiadi di Rio 2016.
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