Mondo

Il mio popolo sotto l’assedio delle sette

Intervista all'arcivescovo di San Paolo

di Paolo Manzo

La Chiesa brasiliana sotto l?assedio delle sette. Secondo statistiche attendibili, ogni anno 600mila persone lasciano la Chiesa cattolica, la maggior parte per abbracciare le chiese evangeliche spesso pilotate dal Nord America. E se negli anni 50 il 94% dei brasiliani si dichiarava cattolico, nel maggio di quest?anno, quando papa Benedetto XI visitò il Paese, la percentuale di cattolici era stimata attorno al 64%. è anche per questo che Benedetto XVI ha chiamato alla guida della più grande diocesi brasiliana, quella di San Paolo, Odilo Scherer o, più semplicemente, dom Odilo, come lo chiamano i fedeli. Nato nel Rio Grande do Sul da una famiglia di origine tedesca, dom Odilo, al pari del suo predecessore, dom Cláudio Hummes, è considerato un moderato vicino alla gente e, non a caso, la sua prima uscita ufficiale dopo la nomina l?ha fatta all?Arsenal da Esperança, nato nel 96 per volontà del Sermig di Torino e di Ernesto Olivero, e che ospita ogni giorno 1.200 appartenenti al cosiddetto ?povo da rua?, la gente di strada.

Vita: Dom Odilo, le sette in Brasile stanno prendendo sempre più piede. Quale la soluzione?
Odilo Scherer: Il problema delle sette è assai complesso. Viviamo un cambiamento epocale e ciò che qualche decennio fa riguardava solo un ceto culturale più istruito, oggi coinvolge le masse. Mi riferisco al relativismo e alla perdita dei riferimenti verso Dio. I movimenti cattolici stanno cercando di rispondere a queste sfide. Ciò che più manca, e di cui si sente il bisogno, tuttavia è una catechesi e un?istruzione religiosa profonda, per evitare le manipolazioni tipiche delle sette. Del resto sia chiaro: la Chiesa non ha cambiato la sua dottrina né può farlo perché segue la dottrina di Cristo. Certo, cerca di adattarsi ai nuovi tempi, ma non ha l?autonomia per cambiare la dottrina che ha ricevuto dagli apostoli. Può solo cambiare i metodi.

Vita: Quali sono le cause principali del proliferare così rapido delle sette?
Scherer: Ritengo che la motivazione principale sia il processo di urbanizzazione e di conseguenza il continuo sradicamento delle matrici del cattolicesimo rurale. In Brasile oggi noi viviamo un grosso mutamento sociale, dovuto all?immigrazione dai campi verso le città, e ciò porta inevitabilmente a mutamenti enormi che dobbiamo studiare. Queste variazioni di cultura, libertà e autonomia, coinvolgono anche la fede, la religione e il rapporto con la Chiesa. Non bisogna dimenticare che nel momento in cui nella vita moderna si prospettano per i fedeli nuove alternative religiose, il rischio che il fedele decida di lasciare la dottrina di Cristo è alto.

Vita: Sulla teologia della liberazione quale è stata e quale è la sua posizione?
Scherer: La sua importanza storica è un fatto tangibile ed evidente. Le comunità ecclesiali di base, che ne rappresentano la struttura portante, sono nate e si sono sviluppate in un momento storico molto particolare per la vita della politica brasiliana. Adesso però bisogna andare più lontano. Quanto all?antropologia marxista che tanto ha ispirato anche parte della teologia della liberazione come strumento di analisi sociale, è comunque limitante perché i suoi presupposti sono materialisti, non trascendenti.

Vita: Come vede la situazione politica?
Scherer: Gli ultimi quattro anni sono stati densi di progressi sociali, progressi, però, che non corrispondevano alle necessità del popolo. Al di là di una maggiore stabilità finanziaria il governo non è riuscito a tenere testa alla complessità delle differenze sociali ed economiche.

Vita: E il ruolo della Chiesa in politica?
Scherer: In Brasile la Conferenza dei vescovi ha sempre voluto mantenere una sua autonomia dall?esecutivo e ha sempre aiutato lo stesso governo federale a non perdere di vista quella che è la sua missione, cercando di sottolineare i punti rilevanti: la legge sull?aborto, la dignità delle persone, il rispetto della vita, il bene morale verso la cittadinanza, la difesa dell?Amazzonia, la lotta alla corruzione, la lotta contro i mercati finanziari che si dimenticano delle persone?

Vita: Come la Chiesa può affrontare tematiche importanti, come l?Aids?
Scherer: Bisogna puntare molto sulla prevenzione e sugli investimenti nella ricerca scientifica, ma bisogna altresì combattere la promiscuità e incentivare il concetto di fedeltà nella coppia.

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